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Roma, avvio convincente nonostante i malumori: a Gasp il compito di gestire gli "epurati"

Gian Piero Gasperini
Gian Piero GasperiniGIUSEPPE MAFFIA / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Forse in estate non è filato tutto liscio tra Gasperini e Massara, ma sul campo i giallorossi sono a punteggio pieno. Tra le grane da gestire durante la stagione ci sono quelle legate a Dovbyk e Pellegrini.

Dopo due stagioni, la Roma è riuscita a iniziare il campionato con due vittorie in altrettanti incontri. E così come nel 2022/2023 (1-0 con Salernitana e Cremonese), i giallorossi sono pure stati in grado di mantenere la porta inviolata ottenendo i medesimi risultati sia contro il Bologna che contro il Pisa.

Ma in tre anni è cambiato tutto, o quasi: di quella Roma allenata da José Mourinho che terminò il campionato al sesto posto sono rimasti in sei, contando solamente quelli scesi in campo allora.

Mancini, Cristante, Pellegrini, Dybala, Celik ed El Shaarawy ora fanno parte di una Roma diversa ma che ha sempre un obiettivo su tutti: l'accesso alla Champions League.

Le prime quattro
Le prime quattroFlashscore

Tante note positive

Difficile parlare di Scudetto, una parola da sempre ritenuta scomoda anche quando ci si presentava con una corazzata, anche se l'inizio sembra promettente: oltre ai due successi, la squadra di Gian Piero Gasperini ha giocato una partita molto convincente soprattutto contro il Bologna, avversario più maturo e competitivo rispetto al neopromosso Pisa. E si trova nel mini gruppo delle quattro a punteggio pieno.

Blindata in difesa dalle certezze Mile Svilar ed Evan Ndicka, la Roma ha beneficiato delle dritte del suo nuovo allenatore, capace di esaltare le qualità di Angelino e Wesley sulle corsie esterne, sollecitandoli il più possibile.

In avanti è stato Matias Soule ad illuminare la scena: match winner contro i toscani, l'argentino è sempre più al centro delle manovre offensive dei suoi, e da quando ha messo piede in campo con continuità nella scorsa stagione approfittando dell'assenza di Paulo Dybala sta migliorando a vista d'occhio. 

I malumori per i mancati arrivi

Ma non sono tutte rose e fiori: il malcontento dell'allenatore per i mancati arrivi nel mercato estivo (Sancho, inseguito per mesi, e alla fine anche il 'piano B' George) non ha influito sulle prestazioni fin qui, ma ha lasciato aperta una ferita nei rapporti con la dirigenza.

Le dichiarazioni dell'ex Atalanta e del direttore sportivo Massara hanno confermato che, nonostante le dimissioni del ds non siano arrivate, gli attriti ci sono stati.

Non è un segreto che il mister di Grugliasco avrebbe voluto qualcosa in più in avanti oltre a Leon Bailey, oltretutto subito indisponibile per problemi fisici.

Nel frattempo, è stato abbastanza evidente che Gasp si sia ritrovato in rosa due elementi che avrebbe volentieri lasciato ad altri: Artem Dovbyk, a cui è stato sin da subito preferito il nuovo arrivo Evan Ferguson, e Lorenzo Pellegrini, la cui situazione è condizionata dal mancato rinnovo e che la Roma avrebbe preferito cedere, sebbene sia stato il capitano.

I compiti di Gasp

Già durante la pausa internazionale il tecnico - tra le tante necessità - dovrà iniziare a capire come gestire i due calciatori che per settimane sono stati con un piede fuori dal progetto giallorosso (e tecnicamente ancora lo sono, visto che il mercato in certi Paesi è ancora aperto).

Ma non è detto che Gasperini abbia intenzione di ricucire a tutti i costi il rapporto con i due 'epurati', che potrebbero rimanere ai margini del suo calcio.

Relativi al lungo periodo trascorso all'Atalanta si ricordano parecchi strappi mai sanati tra il mister e i suoi giocatori: non è da escludere dunque che il tecnico vada avanti seguendo le sue idee e senza forzare la situazione per assecondare le volontà altrui.  

I giallorossi a Pisa
I giallorossi a PisaAndrea Martini / NurPhoto / NurPhoto via AFP

Avanti con il 3-4-2-1

Il modulo, a prescindere dagli interpreti e dalla competizione, sarà dunque il 3-4-2-1 già collaudato ai tempi della Dea, con difesa alta, grande densità in avanti e riaggressione feroce.

Kone e Cristante sono sicuri del posto in mezzo al campo, Tsimikas potrà far rifiatare Angelino e perché no anche insidiare la sua titolarità, mentre sarà curioso capire chi farà posto a Dybala e quanto potrà essere utile, e dove, El Aynaoui.

Dietro, al momento Ghilardi non sta convincendo tanto che Gasperini ha dato fiducia a Hermoso, rientrato dal prestito al Leverkusen.