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Retegui salpa per l'Arabia, un evento simbolico per il giocatore e il campionato di Serie A

Retegui con la maglia dell'Atalanta
Retegui con la maglia dell'AtalantaSimone Arveda / GETTY IMAGES / AFP
La partenza dell'ultimo capocannoniere del campionato italiano mette in luce due realtà. La prima è che il torneo tricolore si conferma ormai come una competizione poco rilevante. La seconda è che, oggi, per molti i soldi vengono prima di tutto

Quando, nell'autunno boreale del 2022, Roberto Mancini andò a pescare oltreoceano il futuribile centravanti della nazionale italiana, in molti storsero il naso. Oggi, neanche tre anni dopo, l'addio di Mateo Retegui all'Atalanta fa ancora più scalpore. E non perché i suoi presunti detrattori dell'epoca siano diventati, dopo un giro a 180 gradi, suoi estimatori. Ma perché la Serie A perde il suo ultimo cannoniere.

La destinazione, inoltre, è di quelle che danno ancora più fastidio ai puristi del calcio. Quell'Arabia del deserto d'oro, che ha l'obiettivo di ingigantire il proprio movimento calcistico in vista dei Mondiali 2034.  L'offerta era di quelle che non si potevano rifiutare, anche perché il calciatore stesso, guidato dal padre, aveva fatto capire di voler andar via. Preferendo dunque il denaro alla possibilità di competere ad alti livelli.

Il fatto che a lasciare il campionato di Serie A sia il massimo goleador dello stesso è altamente simbolico. A 26 anni, ossia nel pieno della carriera, Retegui ha preferito 20 milioni a stagione piuttosto che poter competere in Champions League con la Dea. Un sintomo di una mentalità poco romantica e sicuramente volta a cavalcare l'onda dello svoltare a livello economico. Un sintomo, altresì, della mancata voglia di migliorare una carriera calcistica che aveva preso il volo nelle ultime due stagioni. 

Non si saprà mai se a provocare questa partenza sia stata anche la decisione di Gian Piero Gasperini di lasciare il club bergamasco per accasarsi alla Roma. Il centravanti aveva reso bene con lui, dimostrando che l'operato del tecnico era stato decisivo nel suo sviluppo. L'unica certezza è che il classe 1999 è ormai pronto ad accasarsi all'Al-Qadisiyah.

Le statistiche di Retegui nel campionato 2024/25
Le statistiche di Retegui nel campionato 2024/25Flashscore

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La scelta, per quanto ad alcuni possa sembrare astrusa, segue comunque una notevole scia lanciata da vari calciatori di prim'ordine. E in Arabia il nativo di Tigre troverà una serie di ex calciatori della Serie A, per non parlare dell'allenatore dell'Al Hilal Simone Inzaghi. Che la sua scorsa stagione da bomber con 25 reti in 36 partite fosse irripetibile, probabilmente lo sapeva anche lui. Ora, però, Retegui si è defilato e rischia di bloccare la sua carriera nel fiore della stessa. La Serie A, però, non è la Premier League o la Liga, e anche questo avrà spinto il calciatore a partire per soldi.

Per il momento, tuttavia, sembra che Gennaro Gattuso non sia intenzionato a rinunciare a lui. Insieme a Moise Kean e Gianluca Scamacca, infatti, l'ormai ex giocatore atalantino è nel novero dei centravanti tenuti in considerazione dal nuovo commissario tecnico degli azzurri. Nonostante tutto, alla lunga la sua lontananza dai grandi palcoscenici potrebbe risentirne. Resterà da vedere, inoltre, quanto allenante sia il campionato arabo per uno che aspira a portare l'Italia ai prossimi Mondiali. Una missione che, per il momento, sembra piuttosto ardua.