Il trasferimento sfumato di Randal Kolo Muani alla Juventus ha lasciato strascichi importanti. Secondo quanto riportato da L’Équipe, il comportamento di Damien Comolli avrebbe irritato diversi interlocutori: "Il nuovo direttore generale della Juventus, così coriaceo nelle trattative, si è fatto molti nemici in questa fase. Da qualche giorno l’ex presidente del TFC ne conta uno in più: Nasser al-Khelaïfi", assicura il quotidiano sportivo francese. L’attaccante francese, alla fine, ha scelto il Tottenham come nuova destinazione.
L'Équipe sottolinea come la proposta iniziale della Juve sembrasse destinata ad andare in porto: un prestito oneroso da 30 milioni di euro, arricchito da bonus legati all’eventuale ritorno in Champions League. Una formula che avrebbe consentito al club torinese di assicurarsi un giovane talento di grande prospettiva senza compromettere in maniera eccessiva il bilancio.
Tutto sembrava avviato verso la conclusione, ma nelle battute decisive la trattativa ha preso un’altra piega. Stando a ricostruzioni vicine al quotidiano, Comolli avrebbe cambiato più volte i termini dell’offerta proprio quando l’accordo appariva imminente. Un atteggiamento che non sarebbe stato gradito dai dirigenti parigini e, in particolare, dal numero uno del PSG, Al-Khelaïfi.