Claudio Ranieri, questa volta, smette veramente di allenare. Niente doppio ruolo: ct dell'Italia e senior advisor per la Roma. Una decisione, quella di dedicarsi completamente al club giallorosso, solo dell'ex allenatore e prossimo consulente della proprietà americana, perché i Friedkin lo avrebbero anche supportato qualora avesse scelto di diventare il commissario tecnico della Nazionale, non rinunciando però a nulla della figura immaginata a Trigoria per lui.
Tradotto: se ci fosse stata una criticità con il tecnico (Gasperini) o la squadra sarebbe dovuto intervenire in qualsiasi momento. Il doppio incarico non era praticabile, e Ranieri, onorato per la chiamata della FIGC, ha scelto di dedicarsi interamente alla Roma. Alla sua Roma.
"Ringrazio il presidente Gravina per l'opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale", le sue parole all'ANSA.
E sono diversi i motivi dietro questa decisione: prima di tutto la parola data a club, tifosi e città. Per mesi l'ex tecnico ha sottolineato che avrebbe smesso veramente di allenare e rimangiarsi tutto dopo neanche tre settimane dalla fine del campionato non sarebbe stato nel suo stile.
Poi il doppio ruolo che, secondo l'ex tecnico, poteva presentare criticità difficilmente gestibili. Per questo il rifiuto, con la proprietà e Gasperini che, seppur indirettamente, hanno inciso nella decisione di Ranieri.
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Nessuno di loro ha provato a persuaderlo dallo scegliere la nazionale. Anzi. "I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso a riguardo, ma la decisione è solo mia", ha spiegato ancora Ranieri che appena due giorni fa aveva registrato i complimenti pubblici dei texani nel loro messaggio di fine stagione.
Hanno parlato di lui come di qualcuno "che incarnasse i veri valori del club" riflettendo "stabilità, identità e legame con la storia della società".
Anche per questo non se l'è sentita di lavorare 'part-time' per la Roma, soprattutto dopo aver scelto Gasperini che pochi giorni dopo il suo arrivo avrebbe viste cambiate le carte in tavola.
Dunque Ranieri resta al suo posto per una decisione osannata dai tifosi e che unisce ancora di più 'Sir Claudio' e la sua gente. Richiamato nel momento del bisogno non ha saputo dire di no nonostante già lo scorso anno avesse deciso di lasciare i panni dell'allenatore. Una scelta durata pochi mesi, perché alla telefonata giallorossa non ha resistito come ha invece fatto, seppur a malincuore, con la Nazionale.
E ora vuole continuare il suo nuovo lavoro nel club giallorosso per arrivare laddove lui non è riuscito, a cominciare, prima di tutto, dal ritorno in Champions League.