Lazio e Juventus chiuderanno la domenica dell'ottava giornata allo Stadio Olimpico, in un match che vedrà Maurizio Sarri confrontarsi con il suo passato in un avvio di stagione complicato per la formazione biancoceleste. Dopo sette giornate, la squadra capitolina naviga nella seconda metà della classifica con due sole vittorie, due pareggi e due sconfitte.
All'Olimpico potrebbe arrivare uno spartiacque: un’occasione per invertire la rotta e tornare a lottare nelle posizioni alte. A Sarri potrà però tornare utile un fattore che può fare la differenza, ovvero Ivan Provedel.

Il fattore Provedel
Partito dal Pisa in Lega Pro, Provedel conosce cosa significhi fare gavetta: Perugia, Modena, Pro Vercelli, Empoli e Juve Stabia hanno rappresentato le tappe di una carriera costruita passo dopo passo. Con l'Empoli ha esordito in Serie A, allo Spezia si è imposto come titolare indiscusso e ora, con la Lazio, si è consacrato come uno dei portieri più affidabili del campionato.
A 31 anni, il suo rendimento lo colloca in vetta a una speciale classifica stilata da BeSoccer Pro: è il portiere con la percentuale più alta di parate per 90 minuti nelle prime sette giornate di Serie A, con una media di 3,7 parate a partita, davanti a Caprile del Cagliari e a De Gea della Fiorentina.

Precedenti infausti
Provedel guida anche altre statistiche chiave: è secondo per parate totali con 28, ottavo per gol subiti, quattro finora in stagione, e primo per gol evitati, con 4,05 reti neutralizzate. Numeri che lo rendono un fattore decisivo contro una Juventus in crisi, reduce da sette partite senza vittoria e da due sconfitte ravvicinate contro Como e Real Madrid.
Analizzando il suo passato da avversario dei bianconeri, Provedel ha avuto la meglio una sola volta, con la Lazio in un 2-1 dell'aprile 2023, mentre negli altri sette precedenti tra Lazio, Spezia ed Empoli ha sempre perso. Ora punta a sfruttare il suo ottimo momento per provare a conquistare una nuova vittoria o almeno strappare un pareggio, un'impresa che finora gli è sempre sfuggita.
