"Una vittoria che dà slancio, il fatto di essere lì a giocarcela con Lazio, Bologna, Milan e Roma ci dà orgoglio. Ci sono fasi della stagione in cui ti puoi permettere di far girare tutti, adesso c'è da andare al sodo e conterà solo la meritocrazia". Così, in un'intervista al Corriere Fiorentino, Raffaele Palladino ha analizzato la vittoria per 3-0 sulla Juventus ottenuta dalla sua Fiorentina.
Dopo un bell'inizio di campionato, la Viola ha sofferto un periodo di appannamento. E alla domanda sul pericoloso bivio rappresentato dalle prossime sfide con Atalanta e Milan, l'allenatore dei toscani ha risposto: "Sono due gare molto importanti. Ma abbiamo nove finali, è un campionato molto equilibrato e tutti i punti contano".
Sugli alti e bassi della sua squadra ha poi detto: "Normale in una stagione, ma è vero che noi siamo stati un po' estremi. Se un gruppo non è forte, però, non viene fuori dalle difficoltà. Soprattutto l'episodio di Bove poteva segnare la nostra stagione e invece i ragazzi sono venuti fuori e si sono rialzati".
L'allenatore viola si è poi soffermato sul suo singolo più in palla del momento, ossia Moise Kean. Riguardo l'attaccante viola e della nazionale, autore ieri di due reti, ha dichiarato: "Era un mio pallino da due anni, ci vedevo il mio centravanti ideale. Qui è stato amato e si è fatto amare. E può crescere ancora. La clausola da 52 milioni? Moise riconosce quanto piazza, gruppo e società gli hanno dato".

In seguito Palladino ha anche commentato le critiche del direttore sportivo Daniele Pradé: "Non l'ho vissuta male, un direttore giustamente deve dare un po' di scossa all'ambiente. Ho grande stima e amicizia con la società. Gli allenatori sono giudicati per i risultati ma non mi sono sentito tirato per la giacchetta".
Per ultimo, un commento sulla situazione relativa a Bove: "È un mio collaboratore, un fratellino. Gli voglio troppo bene. È molto intelligente, lo coinvolgo spesso. Mi dà una grande mano ma non posso pensare che Edo non giochi più. Sarà lui a decidere, ma dovesse smettere sa che nel mio staff ci sarà sempre un posto".