Ai microfoni di DAZN, dopo il successo contro il Verona, ha parlato il mister del Cagliari Davide Nicola: Vincere fa piacere a tutti, perché capitalizzi i passaggi precedenti. Era importante avere continuità di risultati e di prestazione, non sempre si può vincere ma quella di oggi mi soddisfa particolarmente perché sapevamo di incontrare una squadra molto motivata. Credo che nei numeri il Cagliari abbia ampiamente dimostrato di valere la vittoria ed è stata merito di chi magari non gioca sempre, ma di cui non ci dimentichiamo mai. Nella nostra rosa c’è una grande qualità morale: andiamo avanti, non abbiamo fatto chissà che cosa e c’è ancora tanto da fare".
Su Lapadula nuovamente titolare: "Volevamo metterlo quando ci sarebbe stata l’opportunità. L’idea era usare un doppio mediano e cercare di trovare più spazio in attacco, per servire più palloni. Nei primi venti minuti abbiamo avuto soluzioni interessanti, ma per tutta la partita abbiamo cercato lo stesso spartito".

Ma l'ha decisa Roberto Piccoli: "Non è l’uomo della provvidenza, è un giocatore che si sta creando i numeri. Non pensa solo ai gol, ma al bene e al lavoro che fa per la squadra. Ha giocato tutti i minuti e devo pensare di non rischiarlo troppo, l’avrei tolto anche se non avesse segnato".
L'attaccante bergamasco "quando è uscito mi ha detto che era morto, è fra i primi giocatori per minutaggio e ogni tanto bisogna trovare il modo di farlo rifiatare. Sono contento perché ha trovato il gol, sta migliorando e potenzialmente può fare ancora di più. Non bisogna alzare l’asticella più del dovuto".
In chiusura, un commento su Mattia Felici, oggi determinante: "Era già entrato in altre partite, arrivava da un altro contesto e ha avuto un salto di qualità dal punto di vista delle responsabilità. Il Cagliari ha creduto fortemente nelle sue qualità ed è un giocatore da scoprire con margini di crescita importanti, deve continuare a lavorare così".
Zanetti a testa alta
"I ragazzi hanno recuperato la dignità che avevamo perso", dichiara l'allenatore dell'Hellas dopo l'1-0. "Non mi sento di rimproverare niente: volevamo fare risultato, abbiamo avuto le nostre occasioni per fare gol ma alla fine con rammarico arriva un’altra sconfitta. Se si vive solo di negatività è difficile, ma oggi ho visto l’orgoglio: la squadra è pronta a soffrire per ribaltare questa situazione".
Zanetti non si abbatte: "Siamo i primi a voler cambiare. Abbiamo ribattuto colpo su colpo oggi ma c'è mancato qualcosa: abbiamo recuperato qualcosa dal punto di vista mentale ma non è bastato. Ripartiamo dalle cose positive fatte oggi". Sul ritiro: «Non lo so se continuerà, non abbiamo parlato di questo nello spogliatoio e non abbiamo deciso niente".

Per il Verona era il primo di tre scontri diretti, ora ci saranno Empoli e Parma. Ma Zanetti non si sente a rischio: "Ogni partita è importante, io sinceramente della mia posizione non mi interesso. Mi interessa della squadra, che oggi comunque ha dato una risposta".