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Napoli-Inter: numeri, tendenze e il (possibile) protagonista che non ti aspetti

Ange-Yoan Bonny
Ange-Yoan BonnyGIUSEPPE MAFFIA / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

Dopo la disfatta degli azzurri a Eindhoven e il trionfo in Belgio dei nerazzurri, il Maradona sarà lo scenario del big match dell'ottava giornata di Serie A: tra le fragilità difensive azzurre e la solidità mentale interista, Bonny può essere l'uomo chiave.

Il big match dell'ottavo turno di Serie A mette di fronte due squadre che solo pochi mesi fa si contendevano lo scudetto fino all'ultima giornata: Napoli e Inter. Dietro al Milan capolista con 16 punti, c’è infatti un terzetto a quota 15 formato proprio da Inter, Napoli e Roma, e la sfida del Maradona promette già essere un crocevia importante nella corsa al vertice.

Le due formazioni arrivano al confronto con umori opposti dopo il turno di Champions League: il Napoli ha incassato un pesante 6-2 contro il Psv Eindhoven, mentre l'Inter ha dominato in Belgio vincendo 4-0 sul campo dell'Union Saint-Gilloise. E così, se i nerazzurri vogliono consolidare il proprio momento positivo, gli azzurri sono chiamati a una prova di riscatto davanti al proprio pubblico.

Il match del Maradona
Il match del MaradonaFlashscore

Dal punto di vista statistico, l'Inter si presenta con credenziali difensive di primo livello. Dall'inizio della scorsa campagna di Serie A, infatti, i nerazzurri hanno collezionato 12 clean sheet esterni, di cui quattro nelle ultime cinque trasferte: un dato che nessuna squadra dei principali campionati europei ha saputo migliorare (al massimo eguagliare, è il caso dell'Atalanta).

Dall'altra parte del campo, invece, i problemi per il Napoli potrebbero arrivare dall'alto, considerato che la squadra di Christian Chivu ha già realizzato cinque reti di testa, primato condiviso in Europa con Barcellona, Chelsea e Arsenal.

I numeri dicono Inter

Tra i numeri più interessanti della sfida, spicca l’efficacia nerazzurra dentro l'area: l’Inter ha segnato l'83,3% dei suoi gol da distanza ravvicinata (15 su 18) con il Napoli che ne ha incassati l'85,7% proprio da conclusioni partite negli ultimi 16 metri (6 su 7). Un dato che potrebbe diventare la chiave tattica del match.

Un altro aspetto molto interessante, anche questo a favore dell'Inter, riguarda la dinamica dei gol: i nerazzurri hanno realizzato il 77,8% delle reti su azione manovrata e, allo stesso tempo, il Napoli ha subito il 71,4% dei suoi gol nella stessa situazione di gioco. Insomma, come dicevamo, anche qui, i numeri mostrano un potenziale punto di contatto tra le virtù offensive dell'Inter e le difficoltà difensive della squadra di Antonio Conte reduce, tra l'altro, dall'umiliazione di Eindhoven.

Infine, un dato più psicologico che tecnico: il Napoli tende a calare nei momenti chiave. Ben il 70,5% dei gol subiti (5 su 7) è arrivato nei quarti d’ora finali dei due tempi, segno di una disconnessione nei frangenti decisivi. L'Inter, da parte sua, non è particolarmente prolifica in quei momenti (solo un terzo dei suoi gol, 6 su 18), ma l’impressione è che la tenuta mentale degli azzurri nei minuti finali possa essere un fattore determinante.

Occhio a Bonny

Tra i protagonisti da tenere d'occhio, una menzione speciale la merita Ange-Yoan Bonny. L’attaccante francese è uno dei volti più interessanti della nuova Inter di Chivu: con due gol e tre assist, è stato coinvolto direttamente in tutti gli ultimi cinque gol nerazzurri in Serie A.

I numeri parlano chiaro anche sul suo impatto sul gioco nerazzurro, con una sfumatura tutt'altro che scontata per un attaccante. E già, perché con lui in campo l'Inter si protegge meglio. E del resto, dalla sua Touch Zone Map appare evidente che il francese non si fa problemi a dare una mano ai propri compagni di squadra quando si tratta di difendere.

Il movimento a tutto campo di Bonny
Il movimento a tutto campo di BonnyOpta

Con Bonny nell'undici iniziale, infatti, l’Inter ha vinto il 100% delle partite (due su due e, quindi, 3 punti di media a gara) e subito appena 0,5 gol di media a incontro. Quando invece è partito dalla panchina, i nerazzurri hanno raccolto solo tre vittorie in cinque gare (60% e 1,8 punti a partita) e incassato 1,4 reti di media.

Ed è per questa ragione che Chivu potrebbe decidere di scommettere ancora sul match winner dello scorso fine settimana all'Olimpico consapevole di come la gara contro i campioni d'Italia potrebbe rivelarsi una sfida importante non solo sotto il punto di vista della classifica, ma anche e soprattutto sotto quello mentale.

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