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Napoli-Inter, la sfida Scudetto tra Conte e Inzaghi, tra moduli a specchio e vecchie ruggini

L'abbraccio tra i due tecnici all'andata
L'abbraccio tra i due tecnici all'andataGabriel BOUYS / AFP
Al Maradona andrà in scena una contesa che vedrà la seconda ospitare la prima in classifica. In palio c'è senza dubbio una parte del titolo che si assegnerà a maggio. In campo andranno due squadre coi moduli speculari, allenate da due allenatori importanti e pronte ad aggrapparsi a due bomber un tempo amici.

Il tempo si fermerà al Maradona, a prescindere dal risultato dell'Atalanta contro il Venezia, che potrebbe portare i bergamaschi al primo posto momentaneo in caso di vittoria. Lo scontro tra Napoli e Inter, da settembre per tutti le principali candidate alla vittoria del campionato, porterà con sé aspettative, ansie e vibrazioni degne di una sfida Scudetto. Perché sebbene manchi ancora tanto alla fine del campionato, è chiaro che una vittoria potrebbe non solo dare un vantaggio numerico ma anche morale a chi la otterrà.

Partenopei e nerazzurri sono feriti e vengono da un periodo non troppo felice, sebbene i lombardi siano in ripresa e ancora in corsa in tutte le competizioni. Simone Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa, ha sottolineato l'importanza della sfida: "Sposterà tantissimo, bisognerà uscire nel migliore dei modi da una partita difficile. Sappiamo qual è stato il nostro percorso, nei big match non stiamo facendo come negli anni passati. Noi dobbiamo essere perfetti e quest'anno, finora, non lo siamo stati".

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Tanti assenti

Neanche a farlo apposta, il confronto di Fuorigrotta andrà di scena un primo marzo, ossia subito dopo un febbraio magro per entrambe, specialmente per i padroni di casa. Reduci da un gennaio di fuoco, gli uomini di Antonio Conte sono stati fermati sul pari da Roma, Udinese e Lazio e sono caduti a Como, per un totale di tre punti su 12 disponibili. Quelli di Inzaghi, invece, hanno subito le sconfitte con Juventus e nel recupero con la Fiorentina e hanno vinto di giustezza nel ritorno coi viola, col Genoa e ottenuto un pari all'ultimo respiro nel derby contro il Milan, sommando così sette punti su 15.

La componente che però più associa le due rivali è quella degli infortunati che oggi non ci saranno. Dal lato napoletano mancheranno Mazzocchi, il funambolo Neres e il tuttofare Anguissa, mentre sulla sponda nerazzurra si sono fermati da poco gli esterni Carlos Augusto, Darmian, Zalewski e il portiere Sommer

Moduli speculari

Conte, che ha dovuto rispolverare il 3-5-2 per le assenze dei terzini e anche di Neres, aspettando il recupero totale di Olivera dovrebbe essere intenzionato a mantenersi su questo schema. La difesa a tre conterà su Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno, mentre nei corridori esterni giocheranno Politano e destra e Spinazzola a sinistra. In mezzo, invece, Billing dovrebbe sostituire Anguissa vicino Lobotka e McTominay, anche se lo stesso tecnico azzurro ha fatto capire di poter eventualmente puntare su Gilmour interno destro per migliorare il palleggio.

Chi potrà essere un elemento chiave è Raspadori, che da seconda punta in un 3-5-2 ha dimostrato di sapersi districare molto bene. I suoi due gol nelle ultime due partite ne certificano l'efficacia sotto la punta. Ma Conte ha fatto capire che largo a sinistra in un possibile 4-3-3 non giocherà: "Jack ha la possibilità di essere una seconda punta, un trequartista, al tempo stesso un interno di centrocampo offensivo, quello con più qualità dei tre, con un play, un assaltatore e uno metà e metà".

Lukaku e Raspadori a Como
Lukaku e Raspadori a ComoMarco Luzzani/Getty Images/AFP

E così, nonostante giocare uno a uno lungo tutto il campo con una squadra abituata a usare il 3-5-2 possa essere un azzardo, l'allenatore partenopeo sembra orientato a partire con questo modulo, del quale conosce comunque molti segreti. Per Inzaghi, ci sarà da tener conto della stanchezza che potrebbe entrare nella ripresa nelle gambe di un Dimarco ripresosi da poco e non ancora al meglio, e senza ricambi viste le defezioni di Carlos Augusto, Zalewski e Darmian. Sulla fascia destra ci sarà invece il roccioso Dumfries, che sta viaggiando a ritmi elevatissimi in questo inizio di anno.

Con la conferma di Martinez in porta, la difesa dovrebbe essere composta da Bisseck e Bastoni ai fianchi di Acerbi, che come all'andata avrà il compito di annullare l'ex compagno di squadra Lukaku. In mediana, attorno a Calhanoglu, in ripresa dopo un periodo appannato, dovrebbero agire Barella e Mkhitaryan. Avanti, ovviamente, il capitano Lautaro Martinez e il rientrante Marcus Thuram, che pare ormai guarito dal problema alla caviglia che lo ha bloccato negli ultimi giorni.

Vecchie ruggini

In campo, a inizio partita, si saluteranno, seppur con gli occhi rossi. Un tempo coppia d'attacco spettacolare di un'Inter che proprio con Conte dominò il campionato 2019-20, oggi sono separati dentro e fuori dal campo. L'addio del belga, già rientrato, non è stato ben digerito dall'argentino, che lo ha colpevolizzato anche di aver cercato il passaggio alla Juventus nell'estate del 2023. Totalmente complementari, i due sono i fedelissimi dei rispettivi tecnici.

Lukaku e Lautaro a confronto
Lukaku e Lautaro a confrontoFlashscore

Il tutto per un motivo ovvio: quando loro segnano, si vince sempre. Le nove marcature del belga corrispondono ad altrettante vittorie per gli azzurri, mentre l'argentino ha segnato 10 volte, nove delle quali in partite nelle quali i suoi si sono imposti sugli avversari. Per il capitano nerazzurro solo la rete contro il Bologna è stata resa vana dal pari finale, mentre il belga è stato efficace anche come uomo assist, distribuendone sette al posto dei tre dell'ex compagno. I tifosi di entrambe le squadre sperano nel loro acuto, per i motivi sopra elencati. Agli altri, invece, non resterà che godersi lo spettacolo di una serata dove l'unica garanzia è l'agonismo che da i due lati verrà profuso.