Nella notte italiana, la Football Australia ha inviato alla FIFA la lettera ufficiale che conferma il proprio assenso alla disputa del match Milan-Como a Perth, segnando un passaggio cruciale verso la realizzazione dell’evento.
L’ok dell’Australia arriva dopo quello, già incassato, da parte dell’UEFA, che aveva concesso una deroga speciale per permettere lo spostamento di alcune gare di campionato all’estero: un precedente già tentato con Villarreal-Barcellona a Miami, poi naufragato. Nel caso del derby lombardo, la motivazione è concreta: San Siro sarà occupato dalla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, rendendo necessario trovare una sede alternativa.
Ufficialità in arrivo?
Ora, sulla scrivania dei dirigenti di Lega Serie A e dei due club resta da attendere il doppio passaggio decisivo: prima il via libera dell’AFC (Asian Football Confederation), poi quello della FIFA, che avrà l’ultima parola. Solo allora potrà arrivare l’annuncio ufficiale e la definizione della data, fissata in una finestra tra il 7 e l’8 febbraio 2026.

Dietro le quinte, le pressioni non mancano. Le resistenze sono simili a quelle che, pochissimo tempo fa, bloccarono l’esperimento della Liga negli Stati Uniti: questioni di diritti televisivi, equità sportiva e contratti collettivi dei calciatori pesano sul tavolo delle decisioni. Tuttavia, a differenza del caso spagnolo, questa volta sembra esserci una convergenza più ampia tra le istituzioni coinvolte, favorita anche dall’interesse dell’Australia a ospitare un evento capace di promuovere il calcio europeo nel continente oceanico.
La partita, se approvata definitivamente, si giocherebbe al Optus Stadium di Perth, impianto da 60 mila posti già abituato ai grandi eventi internazionali. E mentre le ultime firme vengono attese, cresce la curiosità dei tifosi, in Italia e in Australia: sarà davvero il primo incontro di Serie A disputato a oltre 13 mila chilometri da casa?
