Napoli 78, Inter 77: questo il quadro alla vigilia della 37ª giornata, anticamera di un turno ad altissima tensione che prometteva scintille, colpi di scena e un finale tutto da scrivere nella corsa Scudetto. E le aspettative non sono state tradite: a San Siro, l’Inter è riuscita per due volte a mettere la testa avanti, ma la Lazio ha spento i sogni nerazzurri con una doppietta del sempre decisivo Pedro, che ha gelato il Meazza e rinviato ogni verdetto.
A complicare - almeno temporaneamente - la serata meneghina ci ha pensato il Napoli: match bloccato e senza reti fino al 96’, quando ai partenopei è stato assegnato un rigore che avrebbe potuto indirizzare il tricolore verso il Vesuvio, proprio mentre in Lombardia si sperava nel pareggio per rimandare tutto all’ultima giornata. Ma il destino ha rimescolato ancora le carte: mentre ad Arnautovic veniva annullato un gol per fuorigioco al 94’, a Parma il VAR ha ravvisato un fallo precedente all’episodio del penalty, portando l’arbitro a revocare la decisione.

Il risultato? Un’altalena di emozioni e una classifica che lascia tutto aperto: Napoli ancora avanti di un punto, ma il campionato si deciderà all’ultimo respiro.
Inter-Lazio 2-2
Sono serviti 46 minuti all’Inter per scardinare una gara tutt’altro che semplice. La Lazio, pur trovando varchi interessanti sulla trequarti nerazzurra, non è riuscita a capitalizzare le proprie iniziative ed è stata punita allo scadere del primo tempo: dopo una serie di rimpalli in area, è stato Bisseck a risolvere con un sinistro secco che ha trafitto Mandas, facendo esplodere San Siro.
La ripresa, però, ha visto la Lazio avanzare con determinazione, spinta da un misto di orgoglio e necessità, nonostante l'ennesimo stop fisico di Nuno Tavares. Cruciale è stato il gol del pareggio firmato da Pedro, entrato al 53' al posto di Isaksen e diventato letale al 72', con la rete convalidata dopo un lungo e accurato controllo del VAR.
Un susseguirsi di emozioni nella lotta per la vetta, con Inter e Napoli che si sono alternate al comando: mentre i partenopei sono rimasti fermi sullo 0-0, i nerazzurri hanno approfittato di un’opportunità preziosa e si sono riportati avanti al 79’ grazie al gol di Dumfries, abile a finalizzare un assist calibrato di Calhanoglu.
Ma la gioia di San Siro è durata poco: un ingenuo tocco di mano di Bisseck in area ha richiamato l’attenzione del VAR, con conseguente rigore concesso e trasformato con freddezza da un intramontabile Pedro, glaciale nel battere Sommer e riportare il punteggio in equilibrio.

Parma-Napoli 0-0
Dopo una prima frazione a trazione partenopea, con il Napoli dominatore del possesso (70%) e pericoloso con una magia di Anguissa – dribbling elegante e sinistro in caduta stampatosi sul palo – la formazione di Conte ha proseguito l’assedio anche nella ripresa, cercando con insistenza il varco per abbattere la resistenza del Parma.
Al 50’, però, è stato ancora il legno a negare il gol: Politano ha sfiorato l’1-0 con un tiro-cross velenoso finito sulla traversa. A blindare ulteriormente lo 0-0 ci ha pensato poi uno strepitoso Suzuki, che ha deviato in angolo una punizione dai 25 metri di McTominay con un volo plastico, alimentando le speranze emiliane.
Nel finale, però, il Napoli ha accarezzato il colpo Scudetto: Neres si è guadagnato un rigore al 96’, ma l’arbitro - richiamato al VAR - ha ravvisato un fallo precedente di Simeone, annullando tutto e rimandando i verdetti all’ultima giornata.