Lecce-Samp, Baroni: "Prestazione dà fiducia", Stankovic: "Non me la prendo coi giocatori"

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Lecce-Samp, Baroni: "Prestazione dà fiducia", Stankovic: "Non me la prendo coi giocatori"
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Marco Baroni
Marco BaroniProfimedia
L'allenatore dei pugliesi ha commentato l'anticipo della domenica di Serie A. Poi la replica di Stankovic.

Ai micfofoni di DAZN, l'allenatore del Lecce Marco Baroni (59) ha commentato l'1-1 contro la Sampdoria: "I nostri tifosi ci hanno richiamato. Qualche settimana fa dopo la vittoria con l'Atalanta si pensava a un campionato diverso, ma ho sempre detto che questo è un campionato difficile. La squadra nello spogliatoio non era contrariata, ci sono state parole di fiducia perché è la prestazione che ci dà fiducia. Per quanto sviluppato e quanto successo oggi il pareggio non è decisamente il risultato giusto, ma noi continuiamo a lavorare a testa alta".

L'errore è stato non chiuderla? "Sì, perché abbiamo avuto tante occasioni, con tanto di record di tiri nel primo tempo. C'è stata voglia, determinazione, ricerca. Nonostante io avessi spinto la squadra a non arretrare e a correre in avanti, abbiamo un attimino tirato il fiato ed è arrivato l'episodio del gol su una situazione evitabile, in cui perdiamo anche un rimpallo. Non è un momento fortunato. La squadra fa delle prestazioni che però alla fine farà girare questo fattore".

Cos'è mancato al Lecce? "Come ogni squadra della parte inferiore della classifica il problema è fare gol. Ma la squadra crea i presupposti per farlo. Là davanti serve un po' più fiducia e di ricerca dello spunto di qualità. Per quanto prodotto, siamo assolutamente convinti che con queste prestazioni raggiungeremo l'obiettivo-salvezza".

Su Oudin schierato da mezzala. "Mi ha dato disponibilità, ci abbiamo lavorato e per noi può essere una risorsa importante perché a noi serve qualità negli ultimi trenta metri e lui ne ha tanta, oltre a parecchia facilità di corsa. La prestazione è stata molto convincente, ci lavoreremo ancora".

Ceesay più funzionale di Colombo? "Lorenzo sta crescendo, si sta costruendo in un ruolo che non aveva mai fatto. Sono due giocatori diversi, oggi Colombo ha fatto bene quand'è entrato. Ceesay, oltre al gol, ha dato una mano alla squadra e sa darci quella profondità che ci serve per gli esterni che abbiamo. Non c'è un dualismo, cerco di mettere in campo chi vedo più pronto".

Ora c'è il Milan: il Lecce sa fare bene con le grandi. "Abbiamo tutte queste partite che sono importantissime, sono tutte difficili, ma la squadra dal punto di vista prestativo è viva, sta bene e non molliamo assolutamente".

Le parole di Dejan Stankovic

Poi è arrivata la versione di Dejan Stankovic (44): "Noi parliamo tanto, è un gruppo onesto e sincero. Abbiamo analizzato la partita, il perchè abbiamo fatto certi errori, l'avevamo preparata in un certo modo e invece abbiamo subita l'aggressione le ripartenze. Purtroppo a questi livelli gli errori si pagano, si riparte da questo cerchio. Abbiamo raddrizzato una partita iniziata in una maniera che non volevamo, trenta minuti senza essere mai pericolosi, poi siamo cresciuti. Abbiamo portato a casa un punto, muove la classifica, non di tanto. Mi prendo tutte le responsabilità, non me la prendo con i giocatori. Non è facile giocare ogni domenica con l'acqua alla gola, ogni partita è l'ultima spiaggia. Ci sono squadre più attrezzate di noi che lottano per altri obiettivi. Io riparto dal secondo tempo".

E poi ancora: "Domenica scorsa abbiamo preso una bella batosta, è stata forte. Sapevamo che sarebbe stata difficile qua a Lecce dopo quello che è successo, non è una scusa ma non è semplice. Non dobbiamo buttarci giù, eravamo un po' pigri nel primo tempo, nelle scalate, nelle giocate. Non abbiamo rischiato e quel non rischio di porta a rischiare di più".