Operazione riuscita per il Milan: i rossoneri battono in rimonta la Fiorentina 2-1 e si portano in vetta alla classifica approfittando dei passi falsi di Roma e Napoli.
Ancora ko la Fiorentina, al quarto ko in sette partite: i toscani sono ancora fermi a zero nella casella delle gare vinte in campionato.
Poche occasioni e tanti sbadigli
In scia delle tante gare senza gol in questo turno di campionato (ben quattro sin qui), anche in Milan-Fiorentina le emozioni latitano nel primo tempo.
Eppure gli stimoli alle due squadre non mancano: i rossoneri vogliono prendersi la vetta del campionato, mentre i viola riscattare un avvio di stagione da incubo. Oltretutto, si tratta anche del ritorno a S. Siro di Stefano Pioli.

Il Milan, senza Christian Pulisic e con Alexis Saelemaekers in tandem con Rafael Leao in un attacco a dir poco inedito, ci prova in due occasioni con i difensori, ma sia Fikayo Tomori che Strahinja Pavlovic falliscono in mischia da buona posizione: tra i due, è il serbo ad avere lo specchio più alla portata, ma il piede destro non aiuta l'ex Salisburgo.
Il Milan va sotto ma trova la forza di ribaltarla
La Fiorentina, totalmente assente dalle parti di Mike Maignan, ci prova con un potente destro di Hans Nicolussi Caviglia e poi sblocca il punteggio per prima nel secondo tempo grazie ad un'azione un po' casuale: un cross dalla sinistra viene spizzato verso il centro dell'area, dove i difensori del Milan non riescono a spazzare consentendo a Robin Gosens, da pochi centimetri, di ribadire in rete.
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Il vantaggio causato dalla rete dell'ex Inter però dura poco, perché in appena otto minuti i padroni di casa trovano l'1-1 con Rafael Leao: il portoghese si accentra sul destro e spara da fuori area, trovando il varco giusto tra le gambe dei difensori avversari.
Primo gol in campionato per il lusitano, che non segnava in A a S. Siro da 513 giorni ma che con la Fiorentina ha spesso trovato la via della rete.
Il portiere della Fiorentina, un po' sorpreso dal tiro del funambolo rossonero, si rifà alla grande poco dopo salvando sulla conclusione aerea di Santiago Gimenez, entrato poco prima per aumentare il tasso offensivo della squadra di Massimiliano Allegri.
Ma il messicano, poco dopo, diventa protagonista: dopo una trattenuta con Fabiano Parisi l'ex Feyenoord va a terra e l'arbitro, grazie al VAR, sceglie di fischiare il rigore: dagli undici metri Rafael Leao spiazza De Gea, segnando il primo rigore con la maglia del Diavolo.
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Il penalty decide di fatto il match, nonostante il tardivo forcing dei viola alla ricerca del pari nei minuti finali, ma senza esiti.