"Pur essendo spiacevole dover permettere che queste due partite si disputino, questa decisione è eccezionale e non deve essere considerata un precedente," ha dichiarato il presidente della UEFA Aleksander Ceferin in un comunicato.
La UEFA ha preso questa decisione dopo che la Liga spagnola ha accettato di spostare una partita prevista per fine dicembre tra i campioni in carica Barcellona e Villarreal a Miami, in Florida.
Anche la Serie A ha deciso di disputare l’incontro tra Milan e Como l’8 febbraio a Perth, in Australia, per evitare la sovrapposizione con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali allo stadio San Siro di Milano.
Questa decisione ha però scatenato le proteste dei gruppi di tifosi europei, che hanno definito queste scelte "assurde, insostenibili e irresponsabili dal punto di vista ambientale".
Nel suo comunicato, la UEFA ha ribadito "la sua netta opposizione alle partite di campionato disputate fuori dal proprio paese".
Ma nonostante "la diffusa mancanza di sostegno già espressa da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee", la UEFA ha dichiarato di non aver trovato nei regolamenti FIFA un quadro normativo chiaro che le permettesse di opporsi a queste iniziative.
"Il Comitato Esecutivo UEFA ha quindi deciso, con riluttanza, di approvare in via eccezionale le due richieste che gli sono state sottoposte," si legge nella nota dell’organo di governo del calcio europeo.
Sebbene l’idea di spostare partite di calcio europee in altri continenti possa sembrare scioccante a molti, altri sport – in particolare quelli statunitensi – fanno qualcosa di simile da anni, se non da decenni.
La NFL organizza partite a Londra dal 2007 e si è espansa anche in Messico e Germania.
Lo scorso anno è stata aggiunta una partita a San Paolo e quest’anno, per la prima volta, ce n’è stata una a Dublino. Un’altra è prevista a Madrid a novembre, mentre Melbourne ospiterà una partita nel 2026.
La NBA, che dal 1990 porta partite di stagione regolare in Giappone e dal 2013 in Europa, ha già programmato sei incontri tra Berlino, Londra, Manchester e Parigi nei prossimi tre anni.
Nel rugby a 15, la finale del Top 14 francese del 2016 si è giocata al Camp Nou di Barcellona, mentre Irlanda e Nuova Zelanda hanno disputato un test match a Chicago nello stesso anno – con l’Irlanda che ha ottenuto la sua prima storica vittoria sugli All Blacks.
Lo scorso fine settimana, l’Argentina ha giocato la sua ultima partita del Rugby Championship contro il Sudafrica a Twickenham, Londra.
Non è raro nel calcio organizzare partite all’estero, ma finora si era trattato solo di amichevoli di lusso.
Le Supercoppe spagnola e italiana si disputano già in Arabia Saudita, dopo edizioni precedenti in Cina, Marocco, Qatar e Libia, mentre le federazioni cercano di sfruttare la popolarità globale del calcio.
La Liga da anni cerca di organizzare partite negli Stati Uniti, dove ha come partner commerciale Relevent Sports.
La FIFA, organismo mondiale del calcio, ha modificato la sua posizione contraria al trasferimento delle partite, istituendo a maggio un "gruppo di lavoro" per rivedere le regole.
Questo ha aperto la strada all’autorizzazione concessa dalla UEFA a Liga e Serie A per espandersi all’estero.
Lunedì, la Lega Calcio Serie A ha ringraziato "la UEFA per aver riconosciuto l’eccezionalità di questa iniziativa".
"Va inoltre sottolineato che si tratta di una sola partita su 380 in campionato: un evento straordinario, non un cambiamento strutturale del calendario," si legge nel comunicato della Serie A.
"Spero che l’approvazione da parte di FIFA e della Federazione calcistica australiana completi il processo di autorizzazione," ha aggiunto il presidente della Serie A Ezio Simonelli.
"Per noi, una situazione d’emergenza legata all’indisponibilità dello stadio San Siro si è trasformata in un’opportunità per accontentare i tanti tifosi italiani che potranno seguire la partita dal vivo a Perth, e anche per le due squadre e il calcio italiano di aumentare la propria visibilità e la base di tifosi a livello internazionale".