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La nuova Atalanta di Juric, dai rimpianti per Retegui alle scommesse Sulemana e Ahanor

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Juric abbraccia De Roon
Juric abbraccia De RoonDavide Casentini / NurPhoto / AFp

Dopo anni scintillanti, in Italia e in Europa, la Dea sta vivendo una stagione di transizione. L'addio di Gian Piero Gasperini ha infatti portato all'arrivo del tecnico balcanico, che oltre alla grinta punta su dei giovani prospetti per restare in alto in classifica dopo la partenza del capocannoniere dello scorso campionato

Quando, a inizio del mese di giugno scorso, Gian Piero Gasperini veniva confermato come nuova guida della Roma, a Bergamo hanno tremato tutti. Le nove stagioni precedenti, sette delle quali in Europa, avevano fatto sognare un'intera piazza, che era diventata quasi una quarta grande del Nord Italia dopo Juventus, Milan e Inter. La vittoria dell'Europa League nel maggio 2024 contro il fino ad allora imbattuto Bayer Leverkusen aveva messo la coccarda sullo splendido lavoro dell'allenatore piemontese. 

E dopo un anno in cui, per vari mesi, oltre a un calcio sfavillante e dinamico si era avuta l'illusione di poter vincere addirittura lo Scudetto, l'addio del demiurgo sembrava mettere il punto definitivo su un'era dorata. La scelta di affidarsi a Ivan Juric sembrava fisiologica, visto che anche il tecnico croato si basava su quel 3-4-2-1 che tanta gloria aveva portato al Gewiss Stadium. Oggi, però, sebbene sia imbattuta in campionato la Dea non è chiaramente quella di un anno fa. E non è solo per colpa del tecnico.

Le ultime partite dell'Atalanta
Le ultime partite dell'AtalantaFlashscore

Una tridente mozzato

Nella scorsa stagione, infatti, Mateo Retegui e Ademola Lookman avevano firmato in tutte le competizioni rispettivamente 28 e 20 reti. E nonostante un inizio zoppicante in campionato, dove dopo le prime sei partite avevano collezionato solo sette punti contro i 10 di oggi, i nerazzurri sembravano capaci di far male a chiunque con le loro transizioni offensive. L'addio dell'italo-argentino, capocannoniere dello scorso campionato, e gli scontri col nigeriano che in estate voleva raggiungere l'Inter hanno rovinato tutto.

Di quello scintillante tridente per poco non restava solo Charles De Ketelaere, che a Bergamo aveva trovato la sua dimensione dopo la fallimentare esperienza al Milan. Il belga, tuttavia, ha visto come dopo alcune settimane di ribellione Lookman tornava arruolabile, sebbene stia ancora cercando di recuperare la forma adatta. 

Le speranze

La problematica gestione del Pallone d'oro africano 2024, tuttavia, ha obbligato Juric a scavare nel cassetto, rispolverando quel Lazar Samardzic il cui estro era solo rimasto sopito. Il serbo, insieme al tuttofare Mario Pasalic, ha infatti finora realizzato due reti ed è venuto a salvare la Dea, della quale è capocannoniere proprio insieme al croato, al centravanti montenegrino Krstovic, a De Ketelaere...e a un altro giocatore.

A siglare due reti con i nerazzurri ci è riuscito infatti anche Kamaldeen Sulemana, arrivato in estate dal Southampton proprio per cautelarsi in caso di addio di Lookman. Il 23enne ghanese ha approfittato delle chance ottenute, trovando un gol da funambolo contro la Juventus, in un match finito 1-1 ma ben approcciato dalla squadra di Juric, che dopo i due pareggi di inizio stagione sembra aver trovato la fiducia e la grinta giusta per ottenere risultati dai suoi.

Oltre a lui, il grintoso allenatore croato può contare anche su un difensore di belle speranze come il difensore 17enne Honest Ahanor, titolare nelle ultime tre uscite di campionato, e il 21enne esterno a tutto campo Lorenzo Bernasconi, a sostituire il partente Matteo Ruggeri, oggi all'Atletico Madrid. Questi prospetti, uniti a certezze come il portiere Carnesecchi, il centrale Hien e i due mediani Ederson e De Roon, sono le speranze di un'Atalanta che quest'anno non punterà allo Scudetto, ma avrà comunque la sua da dire grazie a una vivacità che sembra non averla abbandonata. 

Anche Gasp festeggia i 118 anni di storia

"Da parte mia ci sarà sempre riconoscenza per il presidente, i giocatori, i tifosi e la città di Bergamo. Mi avete regalato una vita felice". Così Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma, intervenuto con un videomessaggio registrato alla festa per il centodiciottesimo compleanno dell'Atalanta presso lo stadio di Bergamo con inaugurazione del monumento in marmo all'Europa League vinta l'anno scorso proprio con il tecnico piemontese in panchina.

"Avrei voluto essere lì di persona per ricordare quella grande serata, culmine di un percorso fantastico, qualcosa che ha reso l'Atalanta apprezzata nel mondo - ha aggiunto Gasperini -. Spero che l'Atalanta possa vincere ancora per Bergamo. So che qualcuno mi rimprovera di essere andato via senza salutare, ma temevo che ogni parola potesse essere fraintesa e ho preferito lasciar parlare il tempo e i fatti".