Senza lo squalificato Zaccagni, la Lazio ha ospitato la Cremonese proponendo Pedro e Cancellieri sulle fasce in appoggio a Castellanos. Inizialmente, però, il palleggio dei biancocelesti era difettoso, e in un'occasione ne approfittava Bonazzoli, che con un tiro da lontano dei suoi spaventava l'Olimpico. Dopo i primi venti minuti, però, la Lazio sembra trovare maggiore ordine e inizia ad alzare il baricentro. Alla mezz'ora infatti Castellanos colpiva di testa su calcio piazzato di Cataldi, ma Audero bloccava senza difficoltà.
La pressione laziale cresceva col passare del tempo. E prima Pedro provava un diagonale mancino deviato in angolo e, sugli sviluppi del corner, Pellegrini impegnava Audero in un intervento sotto la traversa per evitare il gol direttamente dall'angolo. Nonostante la fase iniziale sottotono, la Lazio chiudeva questo frangente di gara in proiezione offensiva, aumentando progressivamente l’intensità del suo gioco.
Senza scatti
Nel secondo tempo la spinta biancoceleste era più evidente. E dopo pochi minuti un bel triangolo tra Pellegrini e Castellanos apriva un bello spazio per il laterale mancino, il cui cross basso però non trovava nessun destinatario. E subito dopo sempre il centravanti argentino ci provava ma senza angolare in modo incisivo. L'occasione più ghiotta arrivava un minuto più tardi con Bonazzoli che di destro ricamava per Vardy, che da posizione regolare impattava però malissimo da pochi passi.
Sarri tentava il cambio di passo togliendo Pedro per inserire Noslin, eroe dell'ultimo turno in casa del Parma in nove contro undici. Ed era proprio l'olandese a involarsi poco dopo incrociando di destro ma senza efficacia. Al 70esimo Terracciano tirava la maglia dello stesso Noslin in area di rigore lombarda, ma dopo un check del Var non veniva segnalata alcuna irregolarità.
Finale febbrile
Bonazzoli, uno dei più propositivi in assoluto dei suoi, cercava il tiro velenoso ma senza impensierire Provedel. Ma i grigiorossi erano comunque propositivi, soprattutto dopo gli ingressi di un creativo Vandeputte e un Sanabria che dava più vivacità all'attacco. Al 90esimo era Guendouzi a sfondare sull'out destro, ma il suo cross secco e basso veniva disinnescato da Audero, che evitava qualsiasi intervento laziale.
Il francese era il più in palla di tutti nel finale e ben oltre il 90esimo si lanciava in attacco e sviluppava una transizione in seguito alla quale Ceccherini fermava Cancellieri al limite dell'area. Per il difensore grigiorosso veniva dunque espulso, ma sulla punizione finale Cataldi sfiorava l'incrocio sul palo del portiere.

Del match dell'Olimpico, finito 0-0, resta l'emozione del ricordo di Sinisa Mihajlovic, ex laziale scomparso tre anni fa proprio nella Capitale. A lui è stata dedicata una splendida coreografia, alla quale però non ha fatto eco una prestazione determinata.
