Altri

L'Atalanta cala il poker e conquista la prima vittoria dell'era Juric, Udinese corsara a Pisa

De Ketelaere esulta con Hien dopo il gol contro il Lecce
De Ketelaere esulta con Hien dopo il gol contro il LecceSportimage, Sportimage Ltd / Alamy / Profimedia
La Dea travolge la squadra di Di Francesco grazie ai gol di Scalvini, De Ketelaere e Zalewski. Parallelamente, l’Udinese conferma il momento d’oro dopo il clamoroso successo a San Siro, espugnando Pisa con il gol decisivo di Iker Bravo.

Atalanta-Lecce 4-1

La Dea si è presentata davanti ai propri tifosi con l’urgenza di voltare pagina dopo un avvio di campionato incerto, segnato da due pareggi poco convincenti contro Pisa e Parma. Senza Scamacca, alle prese con un’infiammazione al ginocchio operato lo scorso anno, l’Atalanta non ha sfoggiato la consueta aggressività nel pressing: come nelle prime due giornate, ha concesso spazi e libertà di manovra agli avversari.

A sfruttare l’opportunità è stato il Lecce di Di Francesco, brillante e propositivo soprattutto nella prima frazione. Il primo vero squillo del match arriva alla mezz’ora con Sottil, che prova un destro secco dalla distanza: pallone a fil di palo, grande brivido per i tifosi bergamaschi.

Nonostante il predominio territoriale dei salentini, a fare la differenza è stato il cinismo nerazzurro. Su un calcio d’angolo battuto con precisione da Zalewski, è Scalvini a farsi trovare pronto, spingendo di testa in rete il gol che ha messo in discesa il match per l’Atalanta. 

Nella ripresa, l’Atalanta prende il totale controllo del match. Al 51’, Charles De Ketelaere sfrutta la sponda di Krstovic e scarica un destro preciso dal limite che si insacca alle spalle di Falcone, chiudendo virtualmente la contesa.

Il Lecce prova a reagire, ma il portiere salentino vive una ripresa da incubo: prima viene salvato dalla traversa su una punizione potente di Zalewski, poi nega il 3-0 sul colpo di testa di Pasalic dopo la respinta del legno. In seguito è l'ex Krstovic a fare un favore al suo vecchio compagno di squadra, sbagliando un gol fatto da due passi sull'assist perfetto di CDK. 

Alla terza occasione importante, però, l’Atalanta non perdona. Zalewski trova finalmente il varco giusto e trafigge Falcone sul primo palo, calando il tris. Poco dopo, l’ex Milan e Club Brugge firma la doppietta personale al 73’, prima di lasciare il campo a Samardzic.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta by Statsperform

Nel finale, N’Dri ha reso meno amaro il tabellino con il gol della bandiera, ma il verdetto non è cambiato per il Lecce, che ha consegnato alla Dea la prima vittoria della stagione e della nuova era targata Juric.

Pisa-Udinese 0-1

Dopo la clamorosa vittoria a San Siro contro l’Inter, l’Udinese è volata a Pisa con il morale alle stelle e la voglia di conquistare la seconda vittoria consecutiva. La squadra di Gilardino, ancora a secco di successi dal suo esordio in Serie A, non è riuscita a contenere le offensive bianconere, cedendo in casa per il secondo match consecutivo.

Il match si accende sin dai primi minuti, con un brivido che arriva dall’Udinese stessa. Al 2’, Sava riceve un retropassaggio, controlla e tenta il rinvio, ma manca completamente il pallone, regalando un’occasione potenzialmente pericolosa al Pisa. Meister prova a calciare ma non è abbastanza reattivo e il pallone finisce sull’esterno della rete, tra il sospiro di sollievo dei tifosi friulani.

L’Udinese reagisce subito con aggressività e qualità. Davis salta secco Canestrelli in area e lascia partire un mancino potente sul primo palo, che esce di pochissimo. Poco dopo, Solet tenta la conclusione dalla distanza: il tiro deviato dalla difesa arriva comodo tra le braccia di Semper.

Attacchi nella trequarti avversaria dell'Udinese nel primo tempo
Attacchi nella trequarti avversaria dell'Udinese nel primo tempoOpta by Statsperform / Gabriele Maltinti / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

L’impressione era chiara: l’Udinese stava crescendo, e il gol era nell’aria. E infatti, al 14’, la partita si è decisa. Splendida percussione di Atta, che riceve da Davis e si fa largo in area: il pallone danza tra i rimpalli e finisce sul dischetto, dove Iker Bravo è il più lesto a piombarci sopra e fulminare Semper con un destro secco. Un gol di rapina e sangue freddo, che ha gelato l’Arena Garibaldi e indirizzato la gara.

Nella ripresa il Pisa ha provato con orgoglio a rimettersi in carreggiata, ma senza trovare precisione né incisività. Tramoni ha tentato più volte di inventare, Caracciolo ha provato a far esplodere l'Arena Garibaldi con una rovesciata in area e Nzola ha cercato il colpo da bomber, ma Sava - riscattatosi dopo l’avvio da brivido – ha risposto con attenzione e sicurezza.

Alla fine, il gol di Bravo è bastato. L’Udinese festeggia un successo prezioso, mentre il Pisa resta a mani vuote, ancora a caccia di quella scintilla che possa trasformare le buone intenzioni in punti.