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Juventus, Tudor sfida Juric: "Allenatore sottovalutato", e su Cambiaso: "Uno da top club"

Igor Tudor
Igor TudorRoberto Tommasini / NurPhoto / NurPhoto via AFP

Alla vigilia del match contro l’Atalanta, Igor Tudor chiude le polemiche arbitrali e guarda al campo: “Mi hanno comunicato ciò che ha detto Rocchi, non ho altro da aggiungere”. Il tecnico della Juve avverte i suoi: “Sarà una partita super difficile, siamo concentrati con la giusta carica”.

"Si è parlato tanto di arbitri, andiamo avanti": così il tecnico della Juventus, Igor Tudor, sulle polemiche arbitrali dopo gli episodi avvenuti durante la gara di campionato contro l'Hellas Verona. Il designatore Rocchi ha dato ragione all'allenatore bianconero invitandolo però ad abbassare i toni: "Mi hanno comunicato ciò che ha detto, sono cose di calcio - risponde il croato - e sono cose che succedono, non ho altro da aggiungere e guardiamo avanti".

Dopo qualche giorno di riposo, la squadra è tornata al lavoro con l’intensità giusta e ora affronterà l'Atalanta: "Abbiamo usato due giorni liberi per rinfrescare. Ora tre partite di fila prima della nazionale e abbiamo lavorato bene. Sarà una partita super difficile tra due squadra a livello di Champions, siamo concentrati con la giusta carica", ha spiegato.

I precedenti recenti tra Juventus e Atalanta
I precedenti recenti tra Juventus e AtalantaFlashscore

"Conceicao ha avuto qualche problemino, Juric sottovalutato"

L’allenatore croato ha poi aggiornato sulle condizioni di alcuni giocatori, in particolare Conceicao e Zhegrova: "Cisco ha avuto qualche problemino, ha giocato quei 70 minuti con pochi allenamenti e vediamo ancora domani. Zhegrova sta lavorando".

Spazio anche al tema attaccanti, con Vlahovic e la gestione delle rotazioni offensive: "Non so la risposta alle statistiche. Ci penso, ci provo, si parla, si ragiona e si sceglie. Si fa tutto quello che un allenatore può. Ho tre attaccanti forti e si sceglie in base alle partite, anche i nuovi vanno conosciuti. Ci sarà spazio per tutti, l'annata è lunga. Sono contento di avere tre giocatori forti".

Non è mancato un pensiero sull’amico e avversario di domani, Ivan Juric: "È un mio amico, ma non il migliore. Lui è un ragazzo con dei valori. Poi ha un modo di allenare fantastico ed è un po' sottovalutato... Ora allena una squadra che è in Champions e quindi alla fine è stato riconosciuto. Domani due squadre di primissimo livello con pregi e difetti".

"Cambiaso è da migliori club al mondo"

Tra le curiosità, il tecnico ha speso parole importanti per Cambiaso, lodandone la versatilità e le prospettive: "Si la mezzala la può fare... Potenzialmente è uno dei giocatori da migliori club al mondo. Io ci credo veramente, però deve decidere lui".

 "Ha un cervello diverso, nel senso buono, che vede da terzino o da quinto quelli che sono i suoi ruoli, vede le cose anche nel modo di un centrocampista. Lui ogni tanto va in mezzo, sente le sue posizioni. Tante volte io gli lascio un po’ questa libertà di adattarsi tra di loro, è il modo migliore anche per le loro caratteristiche e qualità. È un giocatore di primissimo livello, deve avere più costanza nelle prestazioni, questa sì è una cosa su cui deve lavorare e su cui deve crescere".

"Dipende sempre da lui - continua il tecnico -, lui potenzialmente è uno dei giocatori da migliori club al mondo. Io ci credo veramente, però deve decidere lui e se lui decide veramente può giocare sia nel Real Madrid, sia nel Manchester City, sia nel Liverpool che sono squadre top mondiali. Però lui deve dire: ‘io lo faccio perché tutte le domeniche sarò migliore’. Se lui dice così, in poco tempo va a giocare in quella squadra là".

Su Koopmeiners invece il croato taglia corto: "Io faccio giocare tutti: Locatelli, Thuram, McKennie un po' meno, Adzic. e non solo Koopmeiners. In quella zona di campo si può crescere. Tutti quelli che stanno giocando a centrocampo stanno lavorando per dare qualcosa in più".

Infine, uno sguardo tattico: il modulo con due punte resta una possibilità, ma senza strappi: "Si sta lavorando sulla strada tracciata".