"La squadra meritava più punti e speriamo che la vita ci ridia indietro quelli persi". Con questa battuta, Ivan Juric commenta lo 0-0 della sua Atalanta in casa con la Lazio: "La partita è stata eccellente sotto tutti gli aspetti, con tante occasioni con Lookman, Zappacosta ed Ederson senza concedere nulla su coperture difensive e transizioni", spiega l'allenatore croato.
"Lookman s'è acceso completamente nel secondo tempo coprendo anche la fascia in fase difensiva. Ha avuto due grosse occasioni di testa e sul miracolo di Provedel. Abbiamo visto anche il vero Ederson", il giudizio sui due big di attacco e centrocampo.

"Anche senza centravanti abbiamo creato il mondo, nei primi 25 minuti nel secondo tempo, dopo essere stati poco pericolosi nel primo - l'analisi di Juric, che ha fatto entrare Krstovic per Sulemana -. Aspettiamo che rientri Scamacca e giocheremo sempre con un attaccante puro".
Il croato elogia Bernasconi, bene anche Ahanor e Zappacosta
Sui singoli, il tecnico dei bergamaschi trova elogi per due giovani e un veterano: "Bernasconi ha fatto la migliore delle sue partite difendendo su Cancellieri e Isaksen senza problemi ma anche senza rinunciare ad attaccare in continuazione. Ahanor ha fatto una buona gara e secondo me può fare meglio - spiega -. Zappacosta ha sofferto in ritiro, ma da tanto tempo vedo il Davide che ci aveva abituati a vedere. Sono stra-soddisfatto, spero continui così".
"In questo ciclo di sette partite vedremo dove potremo andare, ma ognuna ha una storia a sé - chiude Juric -. Lo Slavia Praga è molto aggressivo. Noi abbiamo le idee giuste, giochiamo bene, vogliamo e dobbiamo vincere".
Sarri: "In un momento drammatico la squadra ha fatto tre risultati e ai ragazzi bisogna dire bravi"
"Ho la sensazione che i giocatori stiano diventando un gruppo vero. Non parlerei solo di corsa e abnegazione. Il primo tempo è stato di ottimo livello, nel secondo è salito il ritmo dell'avversario". Così Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, sul pareggio a reti bianche in casa dell'Atalanta.
"Cinque o sei di quelli che hanno giocato hanno fatto il primo allenamento ieri mattina. Tutti hanno dato disponibilità difensiva, un allenatore da una partita di questo tipo esce contento - continua il tecnico -. Sono tre settimane che siamo in condizione disastrosa e abbiamo allungato la serie con Cancellieri che poteva essere il più pericoloso. Isaksen cresce e tutto sommato ha fatto bene. In un momento drammatico la squadra ha fatto tre risultati e ai ragazzi bisogna dire bravi".
Sull'infortunato di turno, Sarri non ha certezze: "Martedì avremo le idee chiare su Cancellieri con gli esami strumentali, nella speranza che l'infortunio sia più tendineo che muscolare".
L'allenatore capitolino s'è poi soffermato sulla questione del mercato bloccato o no: "Sono venuto alla Lazio sentendomi dire che il mercato l'avrei fatto io per scoprire che era già chiuso. Ora mi stanno dicendo che va via chi decido io. Magari mi stanno prendendo per il c..., vedremo le prossime riunioni".
Parole d'elogio per Basic e Provedel
"D'incedibile direi che c'è Basic, fuori rosa per un anno sta mettendo in mostra valori morali elevati: è migliorato e sicuro a livello di personalità, è più cosciente dei propri mezzi. Altri hanno un potenziale superiore a quello espresso finora e vedremo di tirarglielo fuori", continua Sarri.
"Chi ha continuità in allenamento riesce ad arrivare fino al novantesimo. Lo stesso Basic si sentiva di poter continuare ma aveva i crampi al polpaccio. Vecino e Marusic si sono allenati solo ultimamente".

Sulle prospettive in mezzo alle incertezze: "L'obiettivo è creare le condizioni per una squadra competitiva ponendone le basi per livelli importanti, dalla prossima stagione. Le notizie che ho è che a gennaio potrebbe essere un mercato completamente libero. Per il resto, chiedete al presidente. Sarei il più contento del mondo se il primo gennaio i giocatori mi rendessero così soddisfatto che al presidente potrei rispondere 'non mi serve nessuno'".
Infine, sul migliore in campo: "Di Provedel ho sempre avuto fiducia e l'ho messo dentro. Mi pare che stia meritando, nel momento del bisogno stasera ci ha salvato la vita - chiude Sarri -. Tavares ha fatto un'ora di buon livello e nel finale in sofferenza la partita era meno adatta alle sue caratteristiche. Se è un inizio, ci dà molta fiducia".