Per l'Atalanta l'Inter rimane un tabù: nel posticipo serale arriva un altro ko per la squadra orobica, che viene sconfitta di misura.
Lo 0-1 finale riporta la squadra di Cristian Chivu in vetta alla classifica, con una lunghezza sul Milan e due nei confronti del Napoli.
Tanta Inter, ma nessun gol
Meglio, e non di poco, l'Inter nel primo tempo della New Balance Arena: i nerazzurri allenati da Cristian Chivu ci hanno provato in tutti i modi, ma alla fine sono andati all'intervallo accontentandosi dello 0-0, che evidentemente sta stretto.
Se non altro perché la squadra milanese ha rischiato pochissimo (l'unica azione degna di nota è stata frutto di un cross tagliente ma impreciso) e ha condotto la gara con coraggio, sfiorando lo 0-1 in varie potenziali occasioni iniziando con quella sorta sugli sviluppi di corner dopo 9 minuti.
Comandando gli scambi e schiacciando la Dea nella propria metà campo, gli ospiti si sono dimostrati superiori però hanno fallito in quanto a concretezza.
Dall'intesa tra i due d'attacco - Lautaro Martinez e Marcu Thuram - l'Inter ha anche trovato il gol al minuto 35, ma l'azione viziata da un leggero offside dell'argentino ha causato l'annullamento del vantaggio, che sarebbe stato meritato.
Entra Esposito e l'Inter segna
La ripresa si è aperta con Yunus Musah in campo per Davide Zappacosta, vittima di un affaticamento muscolare. A a cavallo del minuto 55 doppia occasione per parte: prima viene cancellato un gol all'Atalanta a Charles De Ketelaere, causa fuorigioco di Nicola Zalewski; poi Nicolò Barella spreca clamorosamente dopo un grande intervento di Marco Carnesecchi sul Luis Henrique.
Rimane tutto invariato ma al 62esimo altra rete annullata all'Atalanta, con Gianluca Scamacca lucido sottoporta ma in offside.
Poi arriva il primo cambio voluto da Cristian Chivu: Francesco Pio Esposito entra in campo per Marcus Thuram e al primo pallone toccato risulta decisivo, servendo a Lautaro Martinez la palla dello 0-1, dopo un madornale errore di Berat Djimsiti che ha involontariamente servito il neo entrato.
L'Inter rinuncia alla manovra offensiva per coprirsi a difesa del risultato, mentre Raffaele Palladino fa ricorso alla panchina pescando in ordine Kamaldeen Sulemana, Lorenzo Bernasconi e Lazar Samardzic: è proprio il serbo-tedesco a divorarsi l'1-1 al minuto 86 da posizione favorevolissima.
Nel finale la Dea ci prova con tutte le sue forze fino al 95esimo, ma la difesa del Biscione resiste contribuendo alla conquista di tre punti pesantissimi.