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Il cammino del Napoli: le tappe fondamentali del quarto Scudetto

Billing esulta dopo il gol del pari nel match casalingo contro l'Inter
Billing esulta dopo il gol del pari nel match casalingo contro l'InterCARLO HERMANN / AFP
Abbiamo selezionato le partite più importanti nel percorso degli azzurri che questo. venerdì hanno festeggiato il loro quarto scudetto, primo di Conte al primo anno sulla panchina dei partenopei.

Napoli-Parma 2-1

Era un Napoli di fine estate, che doveva ancora accogliere il sorprendente factotum McTominay. E iniziò l'incontro con Raspadori in punta nonostante l'idea di gioco fosse quella di una squadra che attendeva come bomber Lukaku. Sotto dopo 19 minuti per via del rigore trasformato da Bonny, un undici ancora improntato su un 3-4-2-1 piuttosto rabberciato, ringraziò l'espulsione di Suzuki per un fallo scellerato su Neres.

In superiorità numerica e contro un improvvisato Del Prato come portiere, il subentrato Lukaku infilò il difensore nell'inedito ruolo per trovare il pari al 92esimo. Quattro minuti dopo, l'assedio si concretizzava con un colpo di testa di Anguissa che regalava un successo insperato per quanto messo in campo. Ma fu il secondo di seguito che diede entusiasmo e fiducia a un gruppo che poteva aggrapparsi al suo ariete belga per aumentare la velocità in uscita.

Milan-Napoli 0-2

Arrivato al primo posto al sesto turno stagionale, il Napoli faceva visita a un Milan che aveva già mostrato problemi di un certo tipo, come nel caso della sconfitta di Firenze condita dalle insubordinazioni per quanto riguarda i calci di rigore e il mancato cooling break di Leao e Theo Hernandez a Roma contro la Lazio. Cinici al massimo, i partenopei sfondavano il fortino avversario al quinto con Lukaku, marcato male da Pavlovic.

Prima dell'intervallo, nonostante alcuni assalti rossoneri, gli azzurri trovavano il bis con Kvaratskhelia, in quella che sarebbe stata a posteriori l'ultima vera fiammata prima dell'addio. Un destro a mezzo giro ma dall'efficacia piena, che permetteva alla squadra di Conte di vivere un secondo tempo in gestione. Era un Napoli poco bello ma concretissimo, che si candidava al titolo.

Atalanta-Napoli 2-3

Nel rovente feudo di un'altra pretendente alla vittoria del titolo, che in autunno aveva banchettato al Maradona infliggendo un 3-0 agli azzurri, Di Lorenzo e compagni hanno trovato una reazione da grande squadra. E appena dopo la partenza di un uomo chiave per lo Scudetto del 2023, ossia Kvaratskhelia. In svantaggio al 16esimo per via di un gran gol di Retegui, i partenopei l'hanno ribaltata in 13 minuti, il tempo dei gol di Politano al 27esimo e di McTominay al 40esimo. 

Grintosi e ben messi in campo, gli uomini di Conte venivano però raggiunti da Lookman al 55esimo. La forza straripante della Dea faceva immaginare un assalto infinito. Eppure, dopo qualche minuto di stoica resistenza, con Meret a deviare un colpo di testa di De Ketelaere diretto in gol, il Napoli ha avuto anche la forza fisica e mentale per graffiare al 78esimo con Lukaku, assoluto totem delle vittorie. Alla 21esima giornata arrivava così un trionfo simbolico delle ambizioni dei campani.

Napoli-Inter 1-1

Sabato 1° marzo, ben oltre un mese dall'ultima vittoria, gli azzurri ospitavano al Maradona la capolista Inter, avanti di un solo punto. Lukaku e soci avevano manifestato un calo di forma importante inanellando tre pari con Roma, Udinese e Lazio, e incassando una sconfitta pesante in casa del Como la settimana precedente. In evidente crisi di gioco, i partenopei dovevano evitare in ogni modo la sconfitta per scongiurare un rischio di fuga nerazzurra. Il gol di Dimarco con una perla su punizione al 22esimo assomigliava a un colpo di scure per il Napoli.

Ma la ripresa della squadra di Conte era piena di orgoglio e intensità. E complice la perdita di intensità fisica da parte degli ospiti, provati anche dalle fatiche delle altre competizione, la marea azzurra aumentava, mettendo alle strette la difesa nerazzurra. All'87esimo, una percussione di Lobotka portava a un assist per Billing, le cui lunghe leve gli permettevano di battere Martinez, che aveva ribattuto il primo tiro. Era un gol che manteneva il Napoli a contatto.

Napoli-Cagliari 2-0

È il giorno decisivo per lo scudetto. Venerdì 23 maggio si giocano le partite decisive che vedono il Napoli impegnato in casa contro il Cagliari e l'Inter a Como. La serata non inizia benissimo al Maradona, con la porta dei sardi che sembra stregata, mentre l'Inter con un colpo di testa di De Vrij si porta in vantaggio al Como. 

Quando sta per scadere il primo tempo però ci pensa ancora lui, il guerriero scozzese Scott McTominay, che con una splendida rovesciata porta in vantaggio gli azzurri al 42'. Al termine del primo tempo il Napoli risponde così all'Inter cucendosi mezzo scudetto sulla maglia.

Nella ripresa arriva subito il raddoppio di Lukaku, arrivato dopo un coast to coast marchio di fabbrica, a culminare una stagione dove ha spesso fatto la differenza. E sugli spalti era già festa. Inutile per l'ansia azzurra il contemporaneo gol a Como di Correa. Al fischio finale, l'esplosione di gioia dei 50.000 del Maradona dopo una cavalcata fino all'ultimo respiro. Con le firme di McTominay e Lukaku, goleador nella serata decisiva dopo aver segnato i gol di una gran cavalcata.