Juventus-Roma è una sfida dal fascino storico che racconta una tendenza piuttosto chiara negli ultimi anni. I giallorossi, infatti, hanno vinto solo una delle ultime dieci partite di Serie A contro i bianconeri, l’1-0 del 5 marzo 2023 firmato Mancini, e dal 2020/21 hanno fatto peggio soltanto contro Milan e Napoli in termini di percentuale di successi.
A Torino il quadro è ancora più netto: la Juventus ha vinto 11 delle ultime 14 gare casalinghe contro la Roma, mantenendo la porta inviolata in dieci occasioni.

Eppure, la Roma arriva allo Stadium con numeri esterni di assoluto rilievo. Nel 2025 ha vinto 12 delle 17 partite di campionato giocate lontano dall’Olimpico, un dato superato solo nel 2017.
A questo si aggiunge un altro elemento chiave: la solidità difensiva. Gli avversari dei giallorossi hanno una percentuale realizzativa del 5%, la più bassa dell’intera Serie A, con appena otto gol subiti a fronte di 160 tiri concessi.
L'analisi dei dati
Entrando nell’analisi dei dati, il confronto offensivo mostra un equilibrio apparente: 19 gol segnati dalla Juventus contro i 16 della Roma. Cambia però il modo in cui arrivano. I giallorossi segnano soprattutto dentro l’area (81,3%), mentre la Juventus si ferma al 68,4%.
Il vero scarto emerge però sui calci piazzati e in particolar modo dalla bandierina: il 31,6% dei gol bianconeri nasce da azione da corner, praticamente uno su tre, e allo stesso tempo la Roma ne subisce il 25% proprio da calcio d'angolo. Un incrocio statistico che potrebbe pesare.

Anche la dimensione temporale racconta molto. La Juventus concentra il 26,3% dei suoi gol nell’ultimo quarto d’ora, fase in cui la Roma concede il 37,5% del totale delle reti subite. I giallorossi, al contrario, sono particolarmente produttivi nei due quarti d’ora centrali dei due tempi, dove realizzano il 50% dei gol complessivi, zona di partita che la Juventus invece controlla con maggiore efficacia (21,4%).
Focus calciatori
Il quadro si completa con i singoli. Matías Soulé (29+25) e Kenan Yildiz (34+32) sono due dei tre giocatori del campionato ad aver già messo insieme almeno 25 tiri e 25 occasioni create, insieme a Nico Paz (53-33).
Non solo: l'argentino della Roma e il turco della Juve sono anche due dei tre giocatori più giovani ad aver segnato almeno otto gol e fornito almeno otto assist dall’inizio della scorsa stagione di Serie A, ancora una volta insieme al trequartista del Como.

In difesa, invece, spicca il rendimento di Wesley, autore di tre reti nelle prime 13 presenze in Serie A: numeri che, negli ultimi 45 anni, solo pochi difensori romanisti sono riusciti a superare nella prima metà di una stagione: Walter Samuel (quattro gol nel 2001/02), Medhi Benatia (cinque nel 2013/14), Alessandro Florenzi (cinque nel 2013/14 e quattro nel 2015/16) e Aleksandar Kolarov (quattro nel 2018/19 e cinque nel 2019/20).
