Due stati d’animo opposti, ma lo stesso obiettivo: trovare punti pesanti. Al Dall’Ara, Bologna e Genoa si sono presentati con motivazioni differenti. I rossoblù di Italiano, reduci dal ko di misura a San Siro, cercavano riscatto per rilanciarsi in classifica, mentre il Grifone inseguiva ancora la prima vittoria stagionale, sospinto dall’entusiasmo per il pari acciuffato nel finale contro il Como.
Ne è nata una gara intensa e combattuta, con un primo tempo avaro di emozioni e condizionato dai tanti duelli in mezzo al campo. La ripresa, invece, ha acceso lo spettacolo: Ellertsson ha portato avanti il Genoa con una conclusione potente, Castro ha risposto con una girata splendida e, infine, Orsolini ha completato la rimonta firmando il 2-1 decisivo. Un successo pesantissimo per il Bologna, che ritrova fiducia e punti preziosi davanti al proprio pubblico.
Skorupski eroe al Dall'Ara
Davanti al proprio pubblico, il Bologna mostra sin dai primi secondi un'intenzione chiara: tenere alto il baricentro e aggredire i corridoi prima ancora che il Genoa possa chiuderli. Italiano sceglie da subito una strada verticale: saltare il centrocampo con lanci lunghi, appoggiandosi alla fisicità di Castro e alla qualità tra le linee di Orsolini, Dominguez e Bernardeschi.
Una mossa che spiazza inizialmente il Grifone, colpito al 2’ da un’azione pericolosissima: cross perfetto del numero 10 per Castro, colpo di testa vincente, ma tutto inutile. La bandierina si alza, il VAR conferma: fuorigioco millimetrico.
Il Genoa non sta a guardare. Dopo un avvio balbettante, la squadra di Vieira prende campo e si fa vedere con maggiore insistenza nella metà campo emiliana. Al 18’ suona il primo vero campanello d’allarme: Ellertsson imbuca per Vasquez, che si coordina bene e gira in porta con precisione. Skorupski è reattivo e si distende con sicurezza.
Il vero miracolo, però, arriva al 35’: una mischia in area del Bologna lascia una palla sporca ad Aaron Martin, che di prima intenzione spara una fucilata mancina verso la porta.
Sembra gol fatto, ma Skorupski, con un riflesso da numero uno vero, alza la traiettoria oltre la traversa. Un intervento decisivo che tiene in equilibrio un primo tempo duro, denso di contrasti e imprecisioni, ma povero di vere occasioni da gol.
Cambi e gol in un secondo tempo vivace
Il secondo tempo si apre con un piccolo scossone nella retroguardia del Genoa: fuori Ostigard, dentro Marcandalli. Una sostituzione dettata da noie fisiche per il norvegese, che costringe Vieira a ritoccare l’equilibrio della linea difensiva.
Ma è proprio il Genoa a cambiare marcia per primo. Al 53’, Vieira alza il volume offensivo con l’ingresso di Ekuban al posto di un Colombo mai davvero dentro la partita. È una mossa che rompe la staticità del match e prepara la scena per il colpo dell'1-0.
Minuto 63: il Dall’Ara trattiene il fiato. Malinovskyi riceve palla tra le linee, alza lo sguardo e disegna un filtrante perfetto, chirurgico, che taglia in due la difesa emiliana. Ellertsson si infila nello spazio con un movimento da attaccante puro, controlla e scarica un destro secco e preciso. Skorupski resta immobile, il pallone si insacca nell’angolino basso.
Il Bologna, colpito ma non affondato, reagisce d’istinto. Italiano intuisce che servono freschezza e gamba: dentro Cambiaghi e Zortea, fuori Dominguez e De Silvestri. Il ritmo cambia, l’inerzia si sposta. La squadra inizia a salire con più convinzione, e Castro si fa subito vedere: stacco perfetto su cross dalla destra, ma Leali è strepitoso e tiene in vita il vantaggio genoano con un volo plastico da applausi.
Il muro però scricchiola, e Italiano lo capisce: altri due innesti, Dallinga e Ferguson al posto di Bernardeschi e Moro. Spinta totale. E al 73’ arriva il pareggio, firmato da due dei protagonisti più accesi. Cambiaghi, ispirato e lucido, prende palla sulla sinistra e pennella un cross morbido, preciso. Castro non si fa pregare: si coordina in controbalzo e colpisce con eleganza e tempismo. Il pallone bacia la parte interna del palo e si infila in rete. (segui la stagione di Castro o di qualsiasi altro giocatore tramite la nostra app)

Finale di match incandescente
Nel finale il Bologna alza il ritmo, spingendo con determinazione alla ricerca del gol vittoria. Il Genoa resiste con le ultime energie, ma rischia grosso: la traversa dice no a un colpo di testa millimetrico di Orsolini, che aveva indirizzato il pallone con precisione chirurgica nel cuore dell’area.
Gli assalti non si fermano, e su uno dei tanti corner calciati da Miranda arriva il momento decisivo. Carboni tocca il pallone con il braccio in modo evidente, costringendo l’arbitro a una lunga pausa per consultare il VAR. Dopo il check, la decisione è netta: rigore per il Bologna, a ridosso del recupero.
Sul dischetto si presenta Orsolini, che con freddezza timbra il suo 77º gol in Serie A, raggiungendo Beppe Signori in una classifica prestigiosa e regalando tre punti fondamentali al Bologna di Vincenzo Italiano, che ribalta così il risultato e conquista una vittoria pesantissima.