La Serie A lascia spazio alle nazionali e questa volta l’interesse è massimo anche e soprattutto per i tifosi azzurri: l’Italia, infatti, riparte da Rino Gattuso, subentrato a Luciano Spalletti dopo la pesante sconfitta per 3-0 a Oslo contro la Norvegia, che ha complicato il cammino verso il Mondiale 2026.
Le gare contro Estonia e Israele segneranno il debutto del nuovo ct, ma soprattutto saranno decisive per le sorti di un Paese reduce da due dolorose esclusioni consecutive: Russia e Qatar.

La qualificazione resta a portata di mano, ma il primo posto nel girone - che garantirebbe l’accesso diretto senza passare dai playoff - si è fatto più difficile. L’Italia non può più limitarsi a vincere: deve vincere bene, ribaltando anche la differenza reti che oggi sorride nettamente ai norvegesi. Un obiettivo ambizioso, ma inevitabile alla luce dei precedenti.
Le scelte del ct
Gattuso ha convocato 28 giocatori per le due sfide in programma il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia e l’8 contro Israele, a Debrecen dopo i dubbi del sindaco di Udine che, inizialmente, avrebbe dovuto ospitare la sfida.
Tre i volti nuovi: il difensore del Liverpool, Giovanni Leoni, il centrocampista del Bologna, Giovanni Fabbian, e l’attaccante dell’Inter, Francesco Pio Esposito, convocato prima ancora del suo debutto in Serie A avvenuto lo scorso fine settimana nella sconfitta dei nerazzurri contro l'Udinese. Segnale di un progetto che guarda anche e soprattutto al futuro, dando subito responsabilità ai più giovani.
Il capitano Gianluigi Donnarumma non ha dubbi sul suo conto e ha accolto così il nuovo ct: «Gattuso lo conosco perché ho avuto la fortuna di essere allenato da lui al Milan, so che persona è e quello che può dare alla squadra".
"Darà tutto per l’Italia e noi faremo lo stesso per riportare la Nazionale in alto. Ora bisogna andare avanti passo dopo passo, consapevoli che abbiamo una squadra forte, giovane e che ha voglia di emozionare».
Scamacca ko
Non ci sarà invece Gianluca Scamacca. L’attaccante dell’Atalanta, arrivato in ritiro con un fastidio al collaterale del ginocchio, non ha recuperato e stamani ha lasciato Coverciano per proseguire le terapie a Bergamo.
Gattuso, per il momento, sembra intenzionato a non sostituirlo con un altro centravanti. Quello che è certo è la sua assenza condizionerà inevitabilmente l’assetto dell’undici titolare.

La prima formazione di Ringhio
In vista del match con l’Estonia, il ct sta valutando due soluzioni tattiche. La prima, un 4-3-3 con Donnarumma tra i pali, una difesa già definita con Di Lorenzo e Dimarco sulle fasce, Calafiori e Bastoni centrali, un centrocampo dinamico con Barella, Locatelli e Tonali, e un tridente leggero formato da Politano, Kean e Zaccagni.
L’alternativa è il 4-2-3-1, con Maldini alle spalle del centravanti della Fiorentina (favorito rispetto a Retegui per il ruolo di centravanti titolare), affiancato da Politano e Raspadori, mentre a centrocampo toccherebbe a Barella e Tonali mantenere unita la squadra. Due opzioni diverse, entrambe pensate per dare equilibrio ma anche aggressività, in una fase in cui segnare tanto conta quasi quanto vincere.
Insomma, prima ancora di dare i suoi primi passi, la nuova Italia di Gattuso è consapevole che non basterà solo rimettersi in marcia: stavolta, dopo troppi rimpianti, servirà correre veloce. Sin da subito.