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Fonseca spiega l'esclusione di Theo: "Per farlo tornare alla migliore condizione"

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca PIERO CRUCIATTI/AFP
Alla vigilia dell'anticipo di Verona il tecnico portoghese del Milan torna sui motivi dell'assenza del francese contro il Genoa: "Non è mai una punizione per lui, per me è il migliore terzino del mondo".

"Theo Hernandez è un giocatore importantissimo. Non è mai una punizione per lui, ma è per farlo tornare alla migliore condizione. Per me è il migliore terzino del mondo": lo dice Paulo Fonseca, tecnico del Milan, alla vigilia della sfida contro il Verona, tornando sulla panchina di Theo Hernandez durante la partita contro il Genoa.

"Abbiamo parlato prima della partita, è una situazione facile da spiegare. Ha giocato tanto - spiega Fonseca -, è stato in Nazionale, non ha trovato la migliore condizione fisica e magari ha bisogno di recuperare per stare bene".

"Non mi sento a rischio. Onestamente no. È vero se vogliamo vedere solo i risultati. Ma io non posso dire ciò che non sento. lo so cosa manca: è una questione di testa": ha proseguito l'allenatore del Milan.

"La squadra è migliorata in tante cose - spiega - anche se so che i risultati non lo dimostrano. Quali sono le partite in cui abbiamo avuto problemi tattici, o partite in cui l'altra squadra è stata molto più brava di noi? È una questione di testa, di atteggiamento: è questo il problema principale della squadra. Lavoriamo su tante cose per migliorare e per creare uno spirito di squadra forte".

Il Milan è ottavo
Il Milan è ottavoFlashscore

Chance per Camarda?

"Morata ha la tonsillite, può giocare Camarda come altri giovani. Abbiamo giocatori fuori e per loro è un'opportunità".

Una partita che il Milan deve vincere anche per rasserenare l'ambiente dopo giorni di tensioni e contestazioni, anche se l'allenatore assicura che la squadra non ne sta risentendo: "Magari facciamo un allenamento aperto per farvi vedere quale è l'atmosfera della squadra. È bellissima - sottolinea -. Questa settimana è stata come le altre, mai ho sentito la squadra senza fiducia senza voglia di lavorare o con tristezza. Capiamo la frustrazione dei tifosi, ma nessuno vuole vincere più di noi".

"Capiamo i tifosi, quello che possiamo fare - conclude - è lavorare in modo onesto per cambiare la situazione e ottenere i risultati che i tifosi meritano".