Fiorentina e Juve si fermano sull’1-1: Kostić illude, Mandragora risponde con un gol da cineteca

Fiorentina-Juventus
Fiorentina-JuventusAlberto PIZZOLI / AFP

Una partita spezzettata e tesa: la Juventus prova a scappare con il gol del serbo, il centrocampista italiano risponde con un bolide dalla distanza, riaccendendo il “Franchi” e regalando a Vanoli il secondo pareggio consecutivo dalla sua nomina sulla panchina viola.

Non era soltanto una rivalità storica e accesissima quella tra Fiorentina e Juventus, ma anche un esame cruciale per Spalletti e Vanoli, due tecnici appena insediati e già costretti a rimescolare le carte dopo un avvio di campionato ben lontano dalle aspettative.

La serata aveva un sapore particolare soprattutto per Spalletti: toscano, ex giocatore viola, tornava al “Franchi” con la responsabilità di ridare identità e linfa alla sua nuova Juve.

Fin dai primi minuti il tecnico bianconero detta il piano gara: verticalità, immediata ricerca della profondità e soprattutto palloni continui per Vlahovic, chiamato a misurarsi con la sua ex squadra e con Pablo Marí, incaricato di marcarlo senza respiro. La Fiorentina risponde componendosi con ordine dietro, pronta a pungere in verticale quando intravede uno spiraglio.

Cori razzisti contro Vlahovic, poi Kostić rompe l’equilibrio

Il clima, però, si avvelena in fretta. Al 9’ partono dagli spalti i primi cori razzisti contro Vlahovic; l’arbitro interrompe per qualche secondo il gioco e dagli altoparlanti arriva l’annuncio di rito, ma la tensione rimane sospesa nell’aria.

Al 15’ si accende anche il campo: il bomber bianconero finisce giù in area dopo un duello con Pablo Marí e l’arbitro indica con decisione il dischetto. Seguono proteste, confronto, poi il richiamo del VAR. L’on-field review ribalta tutto: nessun rigore, anzi è il serbo a commettere fallo. Quattro minuti dopo i cori a sfondo razzista riprendono e questa volta il direttore di gara ferma davvero la partita. I giocatori si avvicinano, i capitani parlano con l’arbitro, poi Ranieri corre sotto la curva viola per chiedere ai tifosi di smetterla.

Ripreso il gioco, la sfida si apre. Al 25’ Kean costruisce un’azione personale splendida: punta Koopmeiners, si defila e lascia partire un destro violentissimo che si stampa sulla traversa con Di Gregorio immobile. Al 36’, invece, arriva l’occasione più grande: Vlahovic sfila via a Pablo Marí, resiste al ritorno di Ranieri, supera anche de Gea, ma si trascina il pallone largo e la sua conclusione tardiva finisce sull’esterno della rete.

Poi, proprio quando il primo tempo sembra scivolare verso l’intervallo senza altre scosse, arriva il lampo che cambia tutto: Kostić riceve sulla sinistra, si apre il varco e lascia partire un mancino secco e potente che fulmina de Gea. La Juventus esplode, il “Franchi” si ammutolisce. È il colpo che rompe l’equilibrio e chiude un primo tempo teso e spezzettato.

Capolavoro di Mandragora

E se la prima frazione si era conclusa con la delusione viola, la ripresa si apre con un colpo immediato dei padroni di casa.

Mandragora raccoglie palla da lontano sul servizio di Kean, carica il sinistro e disegna una traiettoria perfetta che si infila sotto l’incrocio, lasciando Di Gregorio solo a guardare. Un gol da cineteca, un’esecuzione che rimette tutto in equilibrio e riaccende il “Franchi”.

La reazione dei viola è di quelle importanti, e Vanoli la accompagna con scelte mirate: dopo l’ingresso di Fortini per Dodô a inizio ripresa, il tecnico viola scuote ulteriormente la squadra inserendo Gudmundsson e Ndour al posto di Sohm e di uno sfinito Piccoli.

A quel punto risponde anche Spalletti, che mette mano alla panchina e richiama Thuram e Kostić per far spazio a Miretti e Cabal, nel tentativo di ridare freschezza e ordine a una Juve improvvisamente meno brillante.

Ne nasce una fase di gara a corrente alternata, intensa ma senza grandi occasioni per impensierire i due portieri. I tecnici provano ancora a modificare l’inerzia del match: il tecnico bianconero inserisce Conceição, quello viola il giovane Kouadio al posto di Parisi, fermato dai crampi.

Cambi che mantengono alto il ritmo, con qualche fiammata, come la zuccata di McKennie prontamente deviata in angolo da De Gea. Alla fine, però, la partita scivola verso il triplice fischio, chiudendosi sull’1-1.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta by Statsperform

È il secondo pareggio consecutivo per Spalletti e Vanoli sulle rispettive panchine: la Juventus resta al sesto posto, a rischio di essere scavalcata dal Como domani, mentre la Fiorentina rimane all’ultimo posto.