Dopo Thiago Motta ecco Cesc Fabregas commentare il match contro la Juventus: "Sono soddisfatto della prestazione e non abbiamo meritato di perdere questa partita. Però poi ci sono cose contro cui non puoi lottare e così è più difficile".
Il riferimento della frecciatina del tecnico spagnolo è al rigore: "Non c'è interpretazione, è chiarissimo: Douvikas prende la palla con il petto, controlla la palla e va davanti al portiere. È un’occasione incredibile per vincere ma andiamo a casa con zero punti. Oggi non sto zitto perché è già successo tante volte".
Fabregas elenca gli episodi contro Milan, Udinese, e soprattutto Lazio quando Gigot ha fatto un’entrata molto molto forte su Nico Paz: "Non dico che sia rosso, ma magari giallo. E invece non ha fischiato niente".
"Io devo difendere il Como" prosegue l'ex Barcellona. "Non dò colpe all'arbitro, perché può non vederlo, ma quando le immagini vanno al VAR e nessuno interviene mi fanno venire dubbi. Dubbi su come gestiscono la partita da una parte e dall'altra. Chiediamo un po' di giustizia".
Poi chiarisce: "Sono qua da 2 anni e mezzo. Io non sto attaccando il calcio italiano. Dico solo che nel calcio questo o è rigore o no. Credo nel VAR, ma quando si gestisce bene".
La risposta di Gatti
"L'episodio del rigore? Ormai per ogni mezzo tocco si dà subito rigore. Nel calcio di oggi noi difensori siamo troppo penalizzati, non si può più fare nulla. Mezzo tocco e al VAR non si capisce mai l'entità reale di quello che avviene in campo. Se diamo dei rigori così smettiamo di giocare".

Lo ha detto il difensore della Juventus Federico Gatti, intervenendo a Sky Sport sull'episodio del tocco di mano contestato dal Como.
"C'è tanto da crescere, abbiamo preso un gol nel primo tempo che non esiste - ha detto ancora Gatti -. Non si può prendere un gol così, con una facilità del genere. Però oggi sono tre punti importantissimi e tra tre giorni giochiamo un'altra partita fondamentale e poi un'altra ancora di più, quindi c'è da recuperare e farsi trovare pronti".