A caldo dopo il successo sulla Fiorentina al "Franchi", Cesc Fabregas ha commentato ai microfoni di Sky Sport l'1-2: "Mi è piaciuta la squadra dopo il 30esimo, avevamo iniziato male la partita, subendo gol e gestendo male prime e seconde palle. C'era anche un po' di nervosismo, però poi la squadra si è messa a posto e ha iniziato a giocare con la nostra serenità. Dal 30esimo abbiamo fatto una partita completa, importante, e bisogna continuare così".
Sul match winner, Addai: "Il merito è della società, io ho solo quello di metterli in campo: è questa la nostra strada, crediamo in questo tipo di giocatori, che possono farti vincere con la qualità. Poi deve anche imparare, la palla finale devi portarla alla bandierina e non giocare, invece ha provato a fare gol, con quell'ambizione dei giovani che a me piace tantissimo".

Alla domanda su come sceglie i centrocampisti centrali, il catalano risponde: "Dipende anche dalla struttura degli avversari, se possiamo dominare di più o fronteggiare un gioco diretto. Però ricordiamoci che lo scorso anno quando hanno giocato assieme Sergi Roberto e Perrone, abbiamo fatto sei partite di grande qualità, prima che si infortunassero. Io credo nel mio centrocampo, ho giocatori che posso sempre far giocare. Oggi si è visto un gran centrocampo di una squadra solida, importante".
La "fissa" per gli esterni di Cesc
Il Como ha tante soluzioni: "Sempre. A volte anche un piano C. Io mi preoccupo sempre della partita, pur pensando che siano gli avversari a doversi preoccupare di noi più che il contrario. Siamo comunque preparati per giocare diversi tipi di partite. Abbiamo speso soldi per gli esterni, io credo che il calcio moderno sia orientato su questo. In Italia, soprattutto, si fatica a giocare dentro al campo. Abbiamo raggiunto un buon livello, ora continuiamo a creare forza. Lavoriamo bene oggi per preparare il domani".