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ESCLUSIVA | Vitík racconta Bologna: "Qui mi sento bene, sto lottando per un posto da titolare"

Martin Vitík
Martin VitíkPhoto Goal Pix / Alamy / Profimedia

Arrivato dallo Sparta Praga, dove era uno dei pilastri difensivi, il centrale del Bologna si sta adattando a un nuovo ruolo e punta a conquistarsi minuti e fiducia in Serie A. In esclusiva a Livesport Daily, Vitík parla della sua esperienza in Italia, del gruppo rossoblù e della sua posizione nella Repubblica Ceca.

Dallo Sparta Praga, dove era uno dei pilastri difensivi, a Bologna, dove si sta adattando a un nuovo ruolo: Martin Vitík sta lottando per conquistare un posto da titolare nel club italiano.

Il centrale, arrivato in estate, fa parte di una squadra che sta vivendo un ottimo avvio di stagione in Serie A, al momento quinta in classifica con un distacco minimo dalla vetta. In un’intervista esclusiva al podcast Livesport Daily, Vitík ha parlato della sua posizione a Bologna e ha ricordato anche la sua ultima stagione allo Sparta Praga.

Adattarsi al nuovo ambiente: "Ormai mi sono abituato all’Italia, so come funzionano le cose lì. Sto imparando la lingua, capisco già abbastanza, anche se per conversazioni lunghe non sono ancora pronto. Credo di essere stato preparato per questo passo. Ho vissuto certe esperienze e sentivo di essere pronto. Per questo ora mi sembra tutto più semplice."

La voglia di affermarsi e la tranquillità in Italia

Non ho il posto garantito da titolare, ma gioco spesso e questo mi rende tranquillo. Per me è tutto nuovo e il club mi sta dando tempo per ambientarmi. Non c’è un accordo sul minutaggio: dipende da come mi vede l’allenatore. Inoltre, non abbiamo una formazione fissa, il mister ruota molto i giocatori, ne cambia anche cinque, sei, a volte otto, così alla fine tutti giocano.

"Quando ho l’occasione, voglio dare il massimo, senza preoccuparmi di chi affronto o se giocherò la prossima partita. Ognuno ha il suo ruolo nella squadra.”

Sulla tranquillità in Italia: "Direi che per me è stato un sollievo. In Repubblica Ceca ero più sotto i riflettori, mentre ora sono un po’ più defilato. Questo mi fa stare bene. Le cose che prima dovevo affrontare qui a Praga, ora non mi pesano più così tanto. Le pressioni esterne a Bologna non sono così forti. Anche la mia famiglia è più lontana da quell’ambiente e dalla pressione che c’era qui, quindi da questo punto di vista è sicuramente un sollievo. Inoltre, come squadra stiamo andando bene: il gruppo è unito, in campo ognuno fa il suo e si concentra su ciò che sa fare meglio. Questa è la nostra forza principale.”

Ricordi dello Sparta

Martin Vitík ha poi ricordato con sincerità la sua esperienza allo Sparta Praga: "Quando tutto crolla, non puoi farci più nulla, aspetti solo che finisca. Personalmente non avrei potuto fare di più. Avrei potuto giocare meglio, ma non sempre è possibile. Per quanto riguarda l’impegno e l’aspetto mentale, ho la coscienza pulita. Guardando indietro, ho capito che a volte mi sono sforzato anche troppo. È il mio modo di essere: quando qualcosa non va, mi spingo ancora di più. A volte forse è controproducente, ma se invece avessi mollato, sarebbe stato molto peggio. Però durante quell’anno ho imparato molto su me stesso."

Il difensore ha aggiunto di seguire ancora le partite del club: "Ho visto quasi tutte le partite. Quando non si sovrappongono, le guardo davvero. Lo Sparta ha iniziato bene, ma ora sta attraversando un momento più difficile. Spero che ne escano, perché ne hanno sicuramente le capacità. Ma so quanto sia complicato, quindi di certo non mi metto a fare il saputello e dare consigli."

Vitík è soddisfatto in Italia.
Vitík è soddisfatto in Italia.IPA / Sipa Press / Profimedia

La posizione in nazionale

"La mia posizione in nazionale ovviamente non è fissa, in realtà non so se qualcuno qui abbia il posto assicurato. Ci sono giocatori che hanno giocato di più, quindi la loro posizione è più solida. Ma penso che dipenderà soprattutto da come giocherò nel club. Ora, per esempio, ho giocato meno di altri, ma quando sono sceso in campo nelle ultime partite, come contro la Croazia, ho dimostrato che posso giocare. Per me la cosa più importante è essere pronto per l’occasione e mostrare quello che so fare."

Il difensore del Bologna ha concluso commentando la prestazione della Repubblica Ceca nell’ultima partita contro le Isole Faroe: “In difesa abbiamo giocato bene, simile a quanto fatto contro la Croazia. L’approccio è stato lo stesso, ma in una partita come questa serviva essere più propositivi in attacco e segnare, cosa che ci è mancata. Contro la Croazia difendi e magari riesci a segnare, ma contro le Faroe era necessario fare qualcosa in più davanti.”