Con il passare delle giornate e le speranze salvezza sempre più ridotte, il Lecce si è giocato una delle ultime carte in un Via del Mare infuocato, alla ricerca di almeno un punto fondamentale contro un Como solido e ormai tranquillo in classifica.
Nonostante la spinta e la generosità dei salentini, a spuntarla sono stati i lariani, trascinati ancora una volta dal collaudato asse Nico Paz–Assane Diao: l’argentino ha illuminato la manovra con un filtrante perfetto per l’ex Betis, autore del gol decisivo che ha aperto il match, chiuso poi da Edoardo Goldaniga e ancora dal senegalese per il 3-0 finale.
Paz ispira, Diao colpisce: asse decisivo
Sin dalle prime battute, la gara si è rivelata vivace e ricca di spunti offensivi. Dopo appena sessanta secondi, Krstovic ha acceso la sfida con una conclusione centrale, neutralizzata senza problemi da Butez in presa bassa. Al 3', il Como ha risposto con uno schema da calcio d’angolo che ha liberato al tiro Nico Paz: l’argentino ha provato un elegante tiro a giro, ma Falcone si è esibito in un grande intervento deviando in angolo.
Le occasioni non sono mancate nemmeno nei minuti successivi, con Douvikas e Tete Morente che hanno cercato la via del gol con due tiri potenti, trovando però la pronta risposta dei rispettivi portieri.
A rompere l’equilibrio, al 35', è stato il solito Assane Diao, al termine di un’azione illuminante orchestrata da Nico Paz. Il fantasista ha nascosto la palla con caparbietà dopo una scivolata di Ramadani e ha imbeccato in profondità l'ex Betis con un filtrante preciso: Diao non ha fallito il faccia a faccia con Falcone.

La rete, inizialmente oggetto di un lungo check del VAR durato tre minuti per valutare un possibile fuorigioco, è stata infine convalidata, permettendo al senegalese di festeggiare il vantaggio. Dal suo esordio nel torneo (10 gennaio scorso), solo Mateo Retegui (11) ha realizzato più gol di Assane Diao in Serie A (7).
Il primo tempo si è poi chiuso in un clima acceso, complice una rissa nei pressi delle panchine scoppiata nei minuti finali della frazione. Il Lecce, del resto, si giocava una fetta importante della propria stagione e non poteva permettersi passi falsi.
Grinta e cuore non bastano al Via del Mare
Proprio per questo Marco Giampaolo, insoddisfatto della prestazione, ha optato subito per diversi cambi a inizio ripresa, togliendo tre giocatori tra cui il già ammonito Coulibali e puntando sulla freschezza di Berisha, Pierret e N'Dri.
A mettere ancora in difficoltà Butez però è stato ancora Tete Morente, che al 60' ha minacciato il pareggio con un potente destro, respinto in extremis dal portiere francese.
Al 65', poi, il Lecce ha protestato veementemente per un contatto dubbio tra Goldaniga e Krstovic sulla linea dell'area di rigore, chiedendo un penalty, ma il direttore di gara, dopo un silent check del VAR, ha deciso di non concederlo.
Dall'altra parte, il Como ha saputo gestire con lucidità il vantaggio, concedendo qualche occasione ma senza mai permettere al Lecce di accendersi davvero davanti al proprio pubblico. I lariani hanno abbassato i ritmi nel finale, spegnendo le velleità avversarie e trovando anche i gol del definitivo 3-0, prima con il colpo di testa vincente di Goldaniga, poi con la zampata del solito Diao, impeccabile su assist di Strefezza, autore di entrambi gli assist.

Terza vittoria consecutiva in Serie A per la squadra di Fabregas, ora a quota 39 punti e sempre più solida a metà classifica. Situazione delicata invece per il Lecce, fermo a 26 e con il fiato sul collo di Venezia ed Empoli, entrambe a 24 e impegnate una contro l'altra domani.