Paulo Fonseca, tecnico del Milan, analizza così ai microfoni di Sky Sport la prima vittoria in campionato contro il Venezia: "Dobbiamo gestire le cose in maniera tranquilla ed equilibrata, facendo le scelte migliori per la squadra. Leao e Theo hanno capito la scorsa partita, perché prima viene la squadra. Sono giocatori molto importanti e oggi lo hanno dimostrato. In una famiglia non siamo sempre tutti d'accordo, l'importante è che si capiscano le decisioni".
"Vincere in questo modo è stato importante per ridare fiducia in quello che facciamo ai nostri giocatori. Adesso è tutto importante, l'atteggiamento è fondamentale per una squadra che vuole giocare così. Il lavoro di campo è stato importante ma anche quello nello spogliatoio".
Il tecnico portoghese parla anche delle prossime sfide in programma, decisive per il Milan: "Devo essere onesto, questa settimana ho già iniziato a pensare alle prossime tre partite. So l'importanza del derby, adesso devo pensare al Liverpool che sarà molto difficile. So quanto è importante per i tifosi e che nelle ultime partite non abbiamo vinto. Lavoriamo per cambiare le cose e fare due buone partite."
"Abbiamo dato impressione di grande fragilità"
Eusebio Di Francesco commenta con rammarico la deludente partita del suo Venezia: "Siamo stati ingenui in diverse situazioni, ci siamo fatti diversi gol da soli. Il secondo gol ci ha tagliato le gambe, non ci sono scusanti. Abbiamo dato impressione di grande fragilità, la squadra ha provato anche a giocare ma quando subisci con questa facilità e li aiutiamo anche noi diventa dura. Quando non ci sei più con la testa devi avere la forza di restare in partita. Magari sul primo rigore ho dei dubbi, ma non è una scusante che può giustificare il risultato finale".
"Perdere così non fa piacere, dobbiamo lavorare tanto sulla testa. Sono cose che stiamo cercando di migliorare, dobbiamo migliorare non solo gli aspetti tecnici e tattici. Se ci facciamo male da soli si fa fatica a rimediare, ci è successo contro la Lazio e anche oggi. Tutti quanti dobbiamo capire che la Serie A è diversa dalla Serie B. Se sbagli gli avversari non ti perdonano, dobbiamo adeguarci".