"Il Tour de France è partito da Firenze, il Giro d'Italia parte stabilmente dall'estero. Questo lo si fa per rinforzare il prodotto, non per indebolirlo. Mi auguro che i tifosi, che hanno a cuore il futuro del calcio italiano, capiscano che questi piccoli sacrifici portano dei vantaggi sul medio-lungo periodo".
Così Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, a margine dell'assemblea di Lega allo stadio Olimpico, torna sulla decisione di far disputare Milan-Como in Australia.
"La NFL o la NBA giocano diverse partite all'estero. Questo nel rispetto dei tifosi, che soffrono per la distanza, ma che in realtà sono a livello globale. La Uefa ha risposto dicendosi contraria ma accettando l'eccezionalità dell'evento; stiamo parlando di un unicum e crediamo che se il calcio non intraprende in maniera misurata e con delle rotazioni questa strada, portando fuori il proprio brand, rischia di perdere posizioni rispetto ad altri sport", ammette De Siervo.
Serie A a 20 squadre
"Tramontata l'idea della Serie A a 18 squadre? Per le tre grandi leghe, quella inglese, spagnola e italiana, l'idea di restare a 20 squadre in questo momento ci convince. Perché nel momento in cui si calasse a 18, si perderebbe circa il 20% di eventi sportivi, oltre a una forma di rappresentatività anche legata a grandi città e grandi territori, andando più rapidamente nella logica della compressione dei valori e degli interessi dei campionati nazionali rispetto a queste grandi competizioni europee", sottolineato il numero uno della Lega.
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"Abbiamo avuto il merito e la fortuna negli ultimi anni di consentire a squadre italiane di arrivare in fondo alle competizioni europee e non è detto che questo succeda sempre. Pensate se tutta l'aspettativa dei nostri tifosi fosse riposta solo sulle coppe europee dove per anni come sapete non abbiamo ottenuto i risultati meritati e sperati".
De Siervo contro Rabiot
"Rabiot si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un'attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perchè questa partita si potesse giocare all'estero". Così De Siervo ha, poi, commenta le parole del centrocampista rossonero Rabiot che aveva definito folle la decisione di far giocare Milan-Como a Perth, in Australia.
"La salute dei giocatori è un elemento fondamentale, ci battiamo perchè questa cosa abbia delle logiche - ha aggiunto l'ad della Lega -. Stiamo parlando di una cosa complicata, ma non impossibile. Stiamo cercando di farlo in una logica di armonia, soprattutto se la si pensa come un fatto eccezionale. La sfida organizzativa é complicata, le ore di volo sono tante ma si viaggia su una business class dall'altra parte del mondo, cosa che le squadre fanno stabilmente. I calciatori di vertice, che hanno stipendi commisurati alla fatica che svolgono, dovrebbero capire meglio di altri che questo è un sacrificio che si può fare", ha concluso.