L'attuale istantanea della Serie A illustra una lotta divertente in cima alla classifica, con almeno cinque possibili pretendenti al titolo. Ai 15 punti di Napoli e Roma rispondono i 13 del Milan e i 12 di Juventus e Inter. Tuttavia, in questo momento impera la situazione relativa ai centravanti di queste realtà: il bomber del campionato è infatti quel Christian Pulisic che, nonostante le quattro reti segnate, non rappresenta l'archetipo del terminale offensivo, mentre Lautaro Martinez e Marcus Thuram sono i più prolifici con tre reti.
Se l'attaccante statunitense del Milan condivide il gradino più alto del podio dei bomber con Riccardo Orsolini, un esterno che si è inoltre avvalso di due calci di rigore, le altre candidate al titolo non possono appoggiarsi su goleador consolidati. Juve e Milan, ad esempio, hanno segnato finora nove reti, con i soli Dusan Vlahovic e Santiago Gimenez ad aver firmato rispettivamente due e una sola rete, mentre gli azzurri hanno in Kevin De Bruyne il loro massimo scorer con tre centri, tutti su calcio piazzato.
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Le giovani sorprese
Le due prime dello scorso campionato sono per ora grate al buon occhio dei loro direttori sportivi. Ange-Yoan Bonny e Rasmus Hojlund, infatti, sono arrivati la scorsa estate con l'obiettivo di abbassare l'età della rosa e fornire alternative importanti in zona gol. E se il primo si è esibito sabato scorso in una performance assoluta fatta di una rete e tre assist, il secondo ha siglato ieri il gol della vittoria per i partenopei in un duro confronto col Genoa.

Il francese è però un'alternativa al suo connazionale Thuram, ora fuori per infortunio, mentre il danese ha fatto irruzione nella rosa di Antonio Conte come lo fece un anno fa Scott McTominay. Arrivato a fine agosto dopo la grave lesione di Romelu Lukaku, l'ex Atalanta è stato schierato immediatamente dal tecnico salentino, che lo ha immediatamente promosso titolare a discapito di Lorenzo Lucca, pagato quasi 40 milioni, e per ora si sta vedendo ripagato della scelta.
Seconde punte affilate
In cima la grande sorpresa è però la Roma, che con la guida di Gian Piero Gasperini ha stupito tutti collezionando cinque vittorie in sei incontri, e con appena sette reti realizzate. L'ultima a Firenze si è rivelata in parte fortunata, visti gli errori dei gigliati sotto porta, ma ha confermato che Matias Soulé è più di una seconda punta. La sua prodezza balistica che è valsa il momentaneo pari e ha scosso i giallorossi è propria di un calciatore che sa fare la differenza in zona gol, dove per ora Artem Dovbyk continua a palesare notevoli limiti e l'irlandese Evan Ferguson è ancora a secco. L'argentino, invece, ha finora trovato il bersaglio in ben tre occasioni.
Il massimo marcatore è però quel Pulisic al quale va recriminato solo l'errore dal dischetto di ieri sera a Torino. Un errore che non gli toglie quanto di ottimo fatto finora con quattro reti tutte su azione. Per Massimiliano Allegri adesso si apre un enigma non da poco relativo a Rafael Leao, che col numero 10 sulle spalle dovrà faticare tantissimo per essere inserito nell'ormai assimilato e prolifico 3-5 2 dove lo statunitense è praticamente inamovibile.
I dubbi di Tudor
Chi, invece, ha davvero un grattacapo importante da risolvere è Igor Tudor, che in attacco ancora non ha scelto il titolare. Jonathan David in Francia si è mostrato un terminale offensivo affidabile, ma fino a questo momento in Italia ha trovato la via del gol solo in un'occasione, e non ha dato prova di connessioni interessanti con i compagni di reparto.

Il tanto bistrattato Vlahovic, invece, ha segnato per ora due reti ed è l'unico bianconero a essersi ripetuto. L'acquisto di Loïs Openda a fine mercato era stato salutato come uno di quelli in grado di fornire più alternative sul fronte offensivo, ma per ora neanche il belga ha inciso. Per migliorare, dunque, l'allenatore croato avrà bisogno di più aiuto da Yildiz e Conceicao, che però sono troppo lontani dalla porta.
In generale, per quanto visto finora, sembra che il campionato possa decidersi anche senza un bomber dai grandi numeri come lo sono stati Osimhen e Lautaro nel 2023 e nel 2024. L'anno scorso il campione d'Italia Lukaku ha segnato solo 14 volte. Che si possa riproporre la tendenza della stagione passata non è una certezza, ma se l'inizio ha dato queste indicazioni sembra chiaro che la squadra che avrà il contributo più solido dal proprio centravanti potrà essere avvantaggiata nella lotta al titolo.