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Dalla salvezza alla grandezza: Fabregas rilancia il Como verso nuovi orizzonti

Le giovani stelle del Como Assane Diao e Nico Paz festeggiano insieme
Le giovani stelle del Como Assane Diao e Nico Paz festeggiano insiemeAlessio Morgese / DPPI via AFP
Il ritorno del Como in Serie A, a 21 anni di distanza dall’ultima apparizione, si è trasformato in un successo straordinario. Cesc Fabregas ha condotto la squadra a una salvezza aritmetica con quattro giornate d’anticipo, e il modo in cui l’ex fuoriclasse di Arsenal e Barcellona ha centrato l’obiettivo alimenta grande entusiasmo in vista del futuro.

Quando ho scritto del ritorno del Como nella massima serie italiana all'inizio di questa stagione, ho sostenuto che aveva buone possibilità di salvarsi, ma che sarebbe dipeso dai risultati dei suoi esperti acquisti.

A quel punto, giocatori come Raphael Varane, Andrea Belotti, Patrick Cutrone, Alberto Moreno e Pepe Reina sembravano destinati a diventare grandi nomi con un compito cruciale: contribuire alla sopravvivenza in uno dei campionati più difficili d'Europa.

Ho sbagliato questa parte, ma credo che nemmeno Fabregas sapesse allora che avrebbe fatto affidamento sui giovani per la salvezza del Como in Serie A.

Dallo scorso fine settimana, il Como è ufficialmente al sicuro dalla retrocessione dopo quattro vittorie consecutive che lo hanno portato all'undicesimo posto in campionato. Ora si guarda più in alto che in basso, con la possibilità di finire la stagione al 10° posto, che sarebbe un risultato incredibile per una squadra neopromossa.

Questa squadra, insomma, è più che una semplice sopravvivenza in Serie A. 

Tuttavia, la storia di questo ritorno di successo nel campionato italiano non è sempre stata così semplice e va raccontata fin dall'inizio.

L'inizio difficile del Como in Serie A

Dopo non aver vinto nessuna delle prime quattro partite di Serie A, Fabregas si è subito reso conto della portata della sfida che lo attendeva. Come accade in gran parte d'Europa, il passaggio dalla seconda alla prima divisione è come la notte e il giorno.

Se non si è pronti al salto, si cade di nuovo in basso: la promozione in massima divisione può essere spietata.

Perdere un giocatore dell'esperienza di Varane così presto nella stagione è stata un'ulteriore sfida per Fabregas, dato che l'ex difensore del Real Madrid e del Manchester United ha deciso di ritirarsi dopo un grave infortunio.

È apparso subito chiaro che l'obiettivo era la sopravvivenza.

Per Cesc Fabregas, c’è stato almeno un lato positivo nel difficile avvio alla guida del Como: nonostante appena due vittorie in Serie A fino a metà dicembre, la squadra raramente ha subito sconfitte pesanti e ha raccolto sei pareggi nello stesso arco di tempo. Tuttavia, l’aspetto critico era evidente: se il Como voleva restare nella parte alta della classifica, servivano vittorie. E non era chiaro da dove sarebbero potuti arrivare i gol per ottenerle.

Patrick Cutrone, partito titolare a inizio stagione, aveva offerto segnali incoraggianti con cinque gol nelle prime otto gare. Eppure, il Como aveva vinto solo una delle partite in cui l’attaccante era andato a segno. Quando la squadra ha cominciato a faticare, anche il rendimento di Cutrone è calato, fino a farlo sparire dai radar: solo una breve fiammata a inizio anno e poi il buio. Nelle ultime quattro gare, Fabregas lo ha lasciato in panchina tre volte.

Quella di Cutrone è solo una delle tante parabole discendenti vissute da alcuni dei nomi di punta del Como, che per ragioni diverse hanno perso centralità nel progetto tecnico nel corso della stagione.

Nonostante gli investimenti importanti della scorsa estate, Fabregas aveva più di un motivo per mostrarsi insoddisfatto durante la finestra di mercato invernale. Alcuni degli acquisti più attesi si sono rivelati al di sotto delle aspettative, incapaci di reggere il peso del salto di categoria.

Con Belotti ceduto in prestito al Benfica, Varane ritirato e profili come Moreno, Cutrone e Reina lontani dalla miglior condizione, il mercato di gennaio è diventato una tappa obbligata per provare a rianimare una squadra apparsa sotto ritmo.

Le folli spese di gennaio

Nonostante le due vittorie casalinghe alla fine del 2024, il Como si trovava in piena lotta per la retrocessione nel nuovo anno e aveva bisogno di cambiare qualcosa nella seconda parte della stagione.

Preoccupato per la situazione del club, Fabregas (che ha ammesso di essere stato al centro della strategia di trasferimento del Como) si è rivolto alla finestra di trasferimento di gennaio. Il Como ha sborsato soldi per portare il centrocampista Maxence Caqueret dal Lione per una cifra record, l'ala Assane Diao dal Real Betis e l'attaccante Anastasios Douvikas dal Celta Vigo.

Questi tre sono stati gli acquisti più onerosi, ma Fabregas ha completato il mercato portando al Como altri quattro giocatori a titolo definitivo e due in prestito, in quella che si è rivelata una finestra di mercato particolarmente attiva.

L’obiettivo era chiaro: invertire il trend stagionale e rilanciare le ambizioni del club.

Tra i principali successi ci sono Carqueret e il terzino Alex Valle, arrivato in prestito dal Barcellona.

Carqueret è diventato subito un titolare fisso nel centrocampo di Fabregas e ha già sfornato tre assist, dimostrando di essere all'altezza del prezzo di 15 milioni di euro. Valle, invece, ha convinto Fabregas con le sue prestazioni e, secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, il tecnico spagnolo sarebbe pronto ad attivare la clausola rescissoria per assicurarselo a titolo definitivo in estate.

Nessun altro acquisto di gennaio si è avvicinato all'impatto di Diao. L'ala senegalese è stata una rivelazione per il Como, dopo aver faticato a giocare con continuità al Real Betis.

In 16 presenze in Serie A, Diao ha realizzato otto gol e un assist in un inizio di vita da sogno in Italia.

Il diciannovenne è particolarmente pericoloso in contropiede, grazie al suo ritmo incalzante, allo squisito controllo di palla e a una compostezza superiore ai suoi anni davanti alla porta.

Diao ha anche formato un'intesa impressionante con l'argentino Nico Paz, i due adolescenti hanno conquistato la Serie A.

Lo dimostra la recente vittoria per 3-0 del Como a Lecce, quando Paz ha infilato un passaggio perfetto per Diao, che ha preso il tempo prima di segnare senza fatica con una conclusione a lato. 

Statistiche Assane Diao vs Lecce
Statistiche Assane Diao vs LecceGabriele Maricchiolo / NurPhoto / NurPhoto via AFP / StatsPerform

L'altro arrivo degno di nota è stato l'ingaggio del free agent Dele Alli con un contratto di 18 mesi. Il debutto dell’ex talento del Tottenham, però, è stato tutt’altro che memorabile: l’unica apparizione finora si è conclusa con un’espulsione dopo meno di dieci minuti, nella sua prima gara da professionista in due anni.

Nonostante la partenza a rilento, se la leggenda della Premier League Fabregas riuscirà a risollevare una carriera che a un certo punto sembrava destinata alla grandezza, allora si rivelerà un colpo di genio e una scommessa che ha dato i suoi frutti.

Già prima di gennaio c'erano stati segnali di un avvicinamento dei giocatori all'approccio tattico di Fabregas, che si basa su una solida struttura difensiva e su un gioco di costruzione controllato, incentrato sul gioco in mezzo al campo.

Gli acquisti di gennaio non hanno fatto altro che aumentare l'efficacia del suo sistema, con Diao che è la minaccia perfetta per Fabregas con i suoi guizzi in mezzo al campo.

Il risultato ha visto il Como allontanarsi dalla zona retrocessione e salire all'11° posto in campionato dopo un'impressionante seconda parte di stagione. Con la salvezza confermata, Fabregas può dedicarsi a un futuro entusiasmante.

Como nella classifica di Serie A
Como nella classifica di Serie AFlashscore

Il futuro sembra luminoso

Dopo un ritorno in Serie A estremamente incoraggiante, che ha visto il Como ottenere vittorie contro Roma, Fiorentina e Napoli sulla strada della salvezza, ci sono buone ragioni per essere ottimisti per la prossima stagione.

Anche se trattenere le stelle emergenti Diao e Paz non sarà un compito facile, il Como, a differenza di molte squadre di Serie A, è sostenuto da un livello di forza finanziaria che gli permette di rifiutare somme significative.

In ogni caso, il club ha dimostrato con i recenti acquisti di avere un'eccellente carta d'identità, quindi ci si aspetta che sostituisca saggiamente eventuali partenze indesiderate.

Con Fabregas destinato a rimanere al Como nonostante l'interesse di alcuni grandi club in Italia e all'estero, il giovane allenatore potrà fare tesoro di questa stagione nel 2025/26.

A differenza di questa stagione, il Como sarà pronto e consapevole di cosa aspettarsi dall'inizio del campionato 2025/26.

Pertanto, se Fabregas continuerà a costruire una squadra con il giusto equilibrio di gioventù, fame ed esperienza, allora continueranno ad accadere buone cose.

Comunque vada a finire, i tifosi del Como - che hanno aspettato più di due decenni per vedere la loro squadra tornare nella massima divisione del calcio italiano - possono godersi almeno un'altra stagione in cui il loro club giocherà contro alcuni dei migliori giocatori del mondo.

E più di chiunque altro, il Como deve ringraziare Cesc Fabregas: la mente spagnola sta dando prova di poter diventare un allenatore brillante quanto lo è stato da calciatore.

Se dovesse avvicinarsi ai livelli toccati in campo, potrebbe entrare di diritto tra i grandi della panchina. E anche se è difficile immaginare che il Como possa trattenerlo a lungo, tutto lascia pensare che resterà almeno per un’altra stagione, per completare un progetto che ha già cambiato volto al club.

Qualunque sia il futuro, Fabregas resterà nella storia del Como come l’uomo che ha restituito ambizione e identità, tracciando una rotta capace di riaccendere i sogni.

Segui la prossima partita del Como in Serie A con Flashscore.