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Corsa all’Europa: la Juve soffre ma va in Champions League, Roma quinta, Lazio fuori da tutto

Manuel Locatelli esulta dopo il gol segnato al Venezia
Manuel Locatelli esulta dopo il gol segnato al VeneziaAlessandro Sabattini / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Serata ricca di emozioni e colpi di scena: la Juve supera con fatica il Venezia e vola in Champions, Roma in Europa League. La Lazio cade col Lecce e resta fuori da tutto, mentre la Fiorentina strappa in extremis l’ultimo pass utile per l'Europa grazie al successo di Udine.

Juventus in Champions League, Roma in Europa League e Fiorentina in Conference League: sono questi i verdetti dell’ultima giornata di Serie A.

È stata una serata ricca di emozioni e stravolgimenti in classifica, con la Juventus che ha blindato il quarto posto nonostante le difficoltà al Penzo, dove il Venezia ha lottato fino all’ultimo. La Roma ha fatto pienamente il proprio dovere a Torino, imponendosi con autorità, ma ha dovuto accontentarsi della quinta posizione.

L’ultimo slot europeo è andato alla Fiorentina di Palladino, protagonista di una gara altalenante a Udine e premiata anche dal clamoroso passo falso della Lazio, sconfitta in casa dal Lecce proprio nel momento decisivo.

La classifica finale di Serie A
La classifica finale di Serie AFlashscore

Grande rammarico per la squadra di Baroni, che chiude settima a quota 65 punti: un piazzamento che non basta per accedere alle coppe europee della prossima stagione.

Venezia-Juventus 2-3

Serata iniziata in salita per la Juventus di Tudor, sorpresa in avvio dal gol di Fila che ha portato subito avanti il Venezia.

Ma per il tecnico croato non è stato tutto da dimenticare nel primo tempo: nonostante il brivido del palo colpito da Nicolussi Caviglia e le ripartenze insidiose dei lagunari, i bianconeri hanno saputo reagire con determinazione, ribaltando la gara grazie al talento di Yildiz e al cinismo di Kolo Muani.

Il grafico dei tiri della Juve nel primo tempo contro il Venezia
Il grafico dei tiri della Juve nel primo tempo contro il VeneziaOpta by Statsperform / Alessandro Sabattini / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Un vantaggio vanificato nella ripresa dalla grande prova di Haps, già autore dell’assist nel primo tempo e poi protagonista assoluto al 55’, quando ha firmato il gol del 2-2.

Una sfida altalenante, ricca di emozioni e continui ribaltamenti di fronte. A decidere l’incontro l’iniziativa di Conceição e il fallo da rigore commesso dall’ex Nicolussi Caviglia: dal dischetto, Locatelli non ha sbagliato, firmando il successo e garantendo ai bianconeri la qualificazione alla prossima Champions League.

Lazio-Lecce 0-1

Tra le sorprese della serata anche il Lecce, capace di stringere i denti e giocarsela fino all’ultimo su un campo difficile come quello della Lazio, chiamata a vincere per restare in corsa per la Champions.

In un clima segnato da continui aggiornamenti da Venezia e possibili ribaltoni, i biancocelesti si sono fatti sorprendere da Coulibaly, finendo in una situazione delicata. Poco dopo, però, un’improvvisa boccata d’ossigeno: espulsione di Pierotti per doppia ammonizione - un rosso che ha fatto discutere e infuriare Giampaolo - e Lecce costretto a proseguire in inferiorità numerica. 

Nonostante l’uomo in meno, i salentini hanno mostrato grande solidità e spirito di sacrificio, resistendo fino alla fine e condannando la Lazio all’esclusione dalle coppe europee per la prossima stagione.

Torino-Roma 0-2

In Piemonte la Roma ha pensato solo a sé stessa, imponendosi con qualità e determinazione sul Torino per chiudere al meglio una stagione cominciata nel caos e trasformata dall’arrivo di Ranieri.

Come spesso accade con il tecnico giallorosso, è stata l’emozione a guidare la squadra, entrata in campo con cuore e carattere.

A sbloccare il match ci ha pensato Paredes, freddo dal dischetto dopo un ingenuo fallo di Dembelé su Saelemaekers. Proprio il centrocampista belga ha poi messo il sigillo sulla gara nella ripresa, finalizzando un perfetto assist di Soulé.

La vittoria garantisce alla Roma un posto in Europa League. Non sarà Champions, ma viste le premesse di inizio stagione, Ranieri e i suoi possono comunque sorridere.

Udinese-Fiorentina 2-3

È stata una serata strana quella di Udine per la Fiorentina di Palladino, costantemente in bilico tra Europa e delusione, a causa non solo dei risultati dagli altri campi ma anche della propria prestazione altalenante.

Dopo il gol annullato a Kean per fuorigioco dopo appena un minuto, la Viola è andata sotto con la rete di Lucca a metà primo tempo. Il match ha preso una svolta poco prima dell’intervallo, con l’espulsione di Bijol per doppia ammonizione che ha lasciato l’Udinese in dieci.

In superiorità numerica, i toscani hanno colpito a inizio ripresa: prima il pareggio firmato da Fagioli, poi il sorpasso con una magia di Comuzzo, autore di un elegante colpo di tacco per il 2-1.

La sequenza del gol di Comuzzo
La sequenza del gol di ComuzzoOpta by Statsperform / Timothy Rogers / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

La gioia, però, è durata poco. Appena il tempo di riorganizzarsi e Kabasele ha riportato l’Udinese in parità, ricacciando momentaneamente la Viola fuori dall’Europa.

Con la Lazio ancora sotto di un gol contro il Lecce, però, la squadra di Palladino ha continuato a lottare su ogni pallone, cercando il colpo decisivo in Friuli. E alla fine l’ha trovato: è stato Kean a caricarsi la squadra sulle spalle, firmando con decisione il 2-3 che ha riportato la Fiorentina in Conference League.