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Conte: "Dominato, ma sentita pressione nel finale", Ranieri: "Non volevo rischiare Dybala"

Antonio Conte e Claudio Ranieri
Antonio Conte e Claudio RanieriCarlo Hermann / AFP
L'allenatore del Napoli ha ammesso che la sua squadra può fare molto meglio: "Si migliora lavorando con unica testa e nella stessa direzione". Per il tecnico giallorosso, invece, l'argentino non aveva più che pochi minuti nelle gambe

"La squadra mi è piaciuta oggi, abbiamo preso fin dall'inizio il comando del gioco che è durato per 70-75', in cui abbiamo dominato e creato occasioni. Ma dobbiamo essere più cattivi e cinici perché nel finale forse abbiamo sentito un po' di pressione e la Roma ha avuto possesso palla e occasioni". Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte dopo il successo sui giallorossi.

Conte guarda con piacere la classifica che vede il Napoli restare in testa dopo 13 partite: "È importante chiudere così il week end, perché la classifica testimonia che stiamo lavorando bene, che il lavoro sta pagando. Ricordo che noi lavoriamo da cinque mesi in un nuovo percorso, mentre ce la giochiamo con diverse squadra tra cui l'Inter che ha vinto lo scorso campionato a mani basse, e l'Atalanta che ha vinto l'Europa League, squadre che lavorano da anni con lo stesso allenatore e si migliorano".

"Noi però guardiamo molto a noi stessi, sapendo che possiamo crescere e c'è solo un modo di farlo - conclude -, lavorando in maniera seria con un'unica testa non tante teste, ognuno deve andare nella stessa direzione".

Ranieri su Dybala

"Paulo si sta riprendendo, ed è voluto venire qui per aiutarci e per questo va ringraziato. L'ho rischiato perché mancavano pochi minuti e ho detto: o la va o la spacca: lui ha un cilindro da cui può tirare fuori qualsiasi giocata". Così, rispondendo a una specifica domanda, Claudio Ranieri spiega la sua decisione di far entrare 'La Joya' a tre minuti dalla fine del match contro il Napoli.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

"Non volevo rischiarlo ma lui non sentiva niente da ieri, e gli ho detto di entrare e fare attenzione - spiega il tecnico della Roma -. Gli ho detto 'fai quello che puoi e non rischiare oltre il lecito'. Perché io preferisco avere un giocatore una settimana dopo, ma non che mi si faccia male. Lui mi ha assicurato che stava bene. Allora all'ultimo ho provato a tentare qualcosa. Già oggi a fine partita ha fatto l'allenamento. Sta bene, ora vediamo a Londra per il Tottenham".

Lukaku esalta il gruppo

"Si parla troppo di me? Io penso che non dobbiamo parlare di me sempre, penso che dobbiamo parlare della squadra e di cosa stiamo facendo, come lavoriamo tutti insieme per vincere. Poi oggi abbiamo vinto, è un altro step della nostra crescita e dobbiamo continuare così, questo è il più importante". Lo ha detto Romelu Lukaku a Dazn dopo il successo del Napoli sulla Roma con la sua rete.

L'attaccante del Napoli ha spiegato che il gol arriva da schemi preparati in allenamento: "Lo abbiamo provato - ha detto il belga - ieri. Io so che quando lui arriva in quelle posizioni devo fare il meglio per smarcarmi dal difensore, poi oggi lui ha messo una bella palla e fortunatamente è entrata dentro".

Rispondendo alla domanda del cammino con obiettivo scudetto per un Napoli che resta in testa alla classifica, Lukaku dice: "Penso che dobbiamo pensare al campionato partita dopo partita, è troppo presto per parlare di scudetto. Abbiamo un percorso da fare: sapevamo fosse importante vincere oggi e lo abbiamo fatto. Poi dobbiamo solo continuare a crescere noi e poi a vincere le partite, migliorare ogni giorno al centro sportivo e poi vediamo".