Il Como continua a stupire e, con una prestazione solida e scintillante, batte la Juventus 2-0, centrando il quinto risultato utile consecutivo e agganciando i bianconeri al quinto posto in classifica. Una vittoria netta e convincente, firmata da Kempf, che ha trafitto la difesa bianconera dopo appena quattro minuti, e da un talento puro come Nico Paz, che nella ripresa ha incantato con un gol da autentico fuoriclasse.
La squadra di Fàbregas cresce partita dopo partita, dimostrando qualità, idee chiare e un equilibrio tattico ormai consolidato. La Juventus, invece, si è mostrata confusa e bloccata, incapace di trovare la scintilla sotto porta nonostante i vari tentativi. Per Tudor è la prima sconfitta stagionale, un campanello d’allarme che spezza anche la sua imbattibilità in campionato.
La Juve costruisce ma subisce
Pronti via e i bianconeri vengono subito sorpresi. Dopo appena quattro minuti, il Como punisce una Juventus ancora in fase di assestamento: schema su calcio d’angolo, Paz e Da Cunha dialogano corto sulla sinistra, il cross del secondo è una pennellata sul secondo palo dove Kempf, dimenticato da Kalulu, incorna in rete. Di Gregorio immobile, il pubblico esplode. È 1-0, ed è già tutto in salita per la squadra di Tudor.
Per oltre dieci minuti i bianconeri faticano a costruire, con la squadra di Fàbregas ben compatta e pronta a ripartire. Si sblocca gradualmente la manovra juventina, che prova ad alzare il ritmo affidandosi alla fantasia di Yildiz e ai movimenti di Conceição, senza però mai trovare precisione sotto porta. Al 18’, proprio il portoghese ci prova dai venti metri, ma la mira è alta. Poco dopo, tocca a Locatelli, su assist di Yildiz: il suo destro a giro finisce lontanissimo dai pali.
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Il Como, dal canto suo, non si limita ad aspettare. Al 29’ ci prova Morata, il grande ex: servito da Nico Paz, l’attaccante spagnolo tenta il sinistro a giro, Di Gregorio risponde presente e devia in angolo. Subito dopo è ancora show dell’argentino, premiato prima del match come “Rising Star” del mese: salta tre uomini in un fazzoletto, poi parte in velocità, fermato solo da un ottimo intervento in chiusura di Kelly.
La Juventus, intanto, continua a costruire ma senza incidere. Al 36’ Koopmeiners libera David in area, che segna da due passi. Esultanza strozzata: fuorigioco, tutto da rifare. Passano due minuti e tocca a Thuram cercare il pari con un’incursione centrale: tiro dal limite, palla fuori di un soffio con Butez immobile a seguire la traiettoria.

Finale di tempo con qualche fiammata su entrambi i fronti. Al 40’, Conceição prova la zampata di punta, ma la mira non c’è. Al 45’ la Juve rischia ancora: palla persa in uscita, Vojvoda si avventa sul pallone e calcia, ma la difesa bianconera riesce a murare.
Altro gioiello di Nico Paz
La ripresa si apre con un episodio curioso: Ramon, inizialmente escluso dall’undici titolare nel riscaldamento a favore di Diego Carlos, entra in campo proprio al posto del brasiliano. Quella che sembrava una sostituzione dovuta a un problema fisico si rivela invece una scelta puramente tecnica. Una mossa decisa, in linea con il carattere del Como, che rientra dagli spogliatoi con ordine e determinazione.
Subito dopo, il match torna a salire di tono. Al 50’, Caqueret sfiora il raddoppio: Vojvoda calcia da fuori, Di Gregorio respinge, il centrocampista francese si avventa sulla ribattuta ma manda il pallone a lato di poco. Un brivido per la Juve, che prova a rispondere alzando i giri del motore.
Al 61’ Koopmeiners va vicino al gol su punizione, con un sinistro che sfiora la traversa. Due minuti più tardi, un colpo di testa in area è facile preda di Butez. Al 67’ è Thuram a farsi vedere, con un’incornata che lambisce il palo: segnali di vita, ma la porta del Como resta stregata.
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Fàbregas non resta a guardare e al 68’ cambia volto alla sua squadra: dentro Alex Valle e Douvikas, fuori Moreno e Caqueret. Un doppio cambio offensivo che testimonia la volontà di chiudere la partita, non solo difenderla. Ed è proprio il Como, non la Juve, a intensificare la pressione: al 70’ i bianconeri si ritrovano schiacciati nella propria area, Vojvoda tira e costringe Di Gregorio a rifugiarsi in angolo. È il Como a fare la voce grossa, nonostante il vantaggio.
Tudor corre ai ripari: al 77’ getta nella mischia Vlahovic e McKennie per Locatelli e Koopmeiners, nel tentativo disperato di trovare un varco. Ma due minuti dopo, il Sinigaglia esplode per la seconda volta.
È il 79’ quando Nico Paz accende il pomeriggio comasco: parte in contropiede, punta l’interno, con una sterzata fa sedere Cambiaso e poi scarica un sinistro perfetto nell’angolino. Di Gregorio non può nulla. È un gol da fuoriclasse, un colpo che chiude il match e incorona il numero dieci argentino come protagonista assoluto.

Nel finale, la Juventus si riversa in avanti con ciò che resta, ma il Como tiene botta con grande maturità. Linea compatta, raddoppi puntuali e ripartenze intelligenti: è la fotografia di una squadra che ha personalità, idee e gamba.
Al triplice fischio, il Como festeggia una vittoria meritata e pesante: 2-0, quinto risultato utile consecutiva e, soprattutto, aggancio in classifica proprio alla Juventus, ora entrambe quinte. Fàbregas può sorridere: il suo gruppo cresce, gioca, vince e convince.
Per la Juventus, invece, è tempo di riflessioni. Primo ko stagionale e fine della striscia di imbattibilità. Una prestazione opaca, senza cattiveria né concretezza. Tudor dovrà ripartire da qui.