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Como da applausi al Sinigaglia: 2-0 alla Juve con Kempf e uno strepitoso Nico Paz

Aggiornato
L'esultanza di Nico Paz
L'esultanza di Nico PazMarco Luzzani / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Con le reti di Kempf e del talento Nico Paz, la squadra di Fàbregas centra il quinto risultato utile consecutivo e blocca la corsa dei bianconeri, mai incisivi sotto porta. Primo ko stagionale per Tudor, che ora dovrà riflettere su una prestazione opaca e senza mordente.

Il Como continua a stupire e, con una prestazione solida e scintillante, batte la Juventus 2-0, centrando il quinto risultato utile consecutivo e agganciando i bianconeri al quinto posto in classifica. Una vittoria netta e convincente, firmata da Kempf, che ha trafitto la difesa bianconera dopo appena quattro minuti, e da un talento puro come Nico Paz, che nella ripresa ha incantato con un gol da autentico fuoriclasse.

La squadra di Fàbregas cresce partita dopo partita, dimostrando qualità, idee chiare e un equilibrio tattico ormai consolidato. La Juventus, invece, si è mostrata confusa e bloccata, incapace di trovare la scintilla sotto porta nonostante i vari tentativi. Per Tudor è la prima sconfitta stagionale, un campanello d’allarme che spezza anche la sua imbattibilità in campionato.

La Juve costruisce ma subisce

Pronti via e i bianconeri vengono subito sorpresi. Dopo appena quattro minuti, il Como punisce una Juventus ancora in fase di assestamento: schema su calcio d’angolo, Paz e Da Cunha dialogano corto sulla sinistra, il cross del secondo è una pennellata sul secondo palo dove Kempf, dimenticato da Kalulu, incorna in rete. Di Gregorio immobile, il pubblico esplode. È 1-0, ed è già tutto in salita per la squadra di Tudor.

Per oltre dieci minuti i bianconeri faticano a costruire, con la squadra di Fàbregas ben compatta e pronta a ripartire. Si sblocca gradualmente la manovra juventina, che prova ad alzare il ritmo affidandosi alla fantasia di Yildiz e ai movimenti di Conceição, senza però mai trovare precisione sotto porta. Al 18’, proprio il portoghese ci prova dai venti metri, ma la mira è alta. Poco dopo, tocca a Locatelli, su assist di Yildiz: il suo destro a giro finisce lontanissimo dai pali.

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Il Como, dal canto suo, non si limita ad aspettare. Al 29’ ci prova Morata, il grande ex: servito da Nico Paz, l’attaccante spagnolo tenta il sinistro a giro, Di Gregorio risponde presente e devia in angolo. Subito dopo è ancora show dell’argentino, premiato prima del match come “Rising Star” del mese: salta tre uomini in un fazzoletto, poi parte in velocità, fermato solo da un ottimo intervento in chiusura di Kelly.

La Juventus, intanto, continua a costruire ma senza incidere. Al 36’ Koopmeiners libera David in area, che segna da due passi. Esultanza strozzata: fuorigioco, tutto da rifare. Passano due minuti e tocca a Thuram cercare il pari con un’incursione centrale: tiro dal limite, palla fuori di un soffio con Butez immobile a seguire la traiettoria.

Zero tiri nello specchio per la Juve nel primo tempo
Zero tiri nello specchio per la Juve nel primo tempoOpta by Statsperform / Piero CRUCIATTI / AFP

Finale di tempo con qualche fiammata su entrambi i fronti. Al 40’, Conceição prova la zampata di punta, ma la mira non c’è. Al 45’ la Juve rischia ancora: palla persa in uscita, Vojvoda si avventa sul pallone e calcia, ma la difesa bianconera riesce a murare.

Altro gioiello di Nico Paz

La ripresa si apre con un episodio curioso: Ramon, inizialmente escluso dall’undici titolare nel riscaldamento a favore di Diego Carlos, entra in campo proprio al posto del brasiliano. Quella che sembrava una sostituzione dovuta a un problema fisico si rivela invece una scelta puramente tecnica. Una mossa decisa, in linea con il carattere del Como, che rientra dagli spogliatoi con ordine e determinazione.

Subito dopo, il match torna a salire di tono. Al 50’, Caqueret sfiora il raddoppio: Vojvoda calcia da fuori, Di Gregorio respinge, il centrocampista francese si avventa sulla ribattuta ma manda il pallone a lato di poco. Un brivido per la Juve, che prova a rispondere alzando i giri del motore.

Al 61’ Koopmeiners va vicino al gol su punizione, con un sinistro che sfiora la traversa. Due minuti più tardi, un colpo di testa in area è facile preda di Butez. Al 67’ è Thuram a farsi vedere, con un’incornata che lambisce il palo: segnali di vita, ma la porta del Como resta stregata.

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Fàbregas non resta a guardare e al 68’ cambia volto alla sua squadra: dentro Alex Valle e Douvikas, fuori Moreno e Caqueret. Un doppio cambio offensivo che testimonia la volontà di chiudere la partita, non solo difenderla. Ed è proprio il Como, non la Juve, a intensificare la pressione: al 70’ i bianconeri si ritrovano schiacciati nella propria area, Vojvoda tira e costringe Di Gregorio a rifugiarsi in angolo. È il Como a fare la voce grossa, nonostante il vantaggio.

Tudor corre ai ripari: al 77’ getta nella mischia Vlahovic e McKennie per Locatelli e Koopmeiners, nel tentativo disperato di trovare un varco. Ma due minuti dopo, il Sinigaglia esplode per la seconda volta.

È il 79’ quando Nico Paz accende il pomeriggio comasco: parte in contropiede, punta l’interno, con una sterzata fa sedere Cambiaso e poi scarica un sinistro perfetto nell’angolino. Di Gregorio non può nulla. È un gol da fuoriclasse, un colpo che chiude il match e incorona il numero dieci argentino come protagonista assoluto.

Le statistiche di Nico Paz contro la Juve
Le statistiche di Nico Paz contro la JuveOpta by Statsperform / Piero CRUCIATTI / AFP

Nel finale, la Juventus si riversa in avanti con ciò che resta, ma il Como tiene botta con grande maturità. Linea compatta, raddoppi puntuali e ripartenze intelligenti: è la fotografia di una squadra che ha personalità, idee e gamba.

Al triplice fischio, il Como festeggia una vittoria meritata e pesante: 2-0, quinto risultato utile consecutiva e, soprattutto, aggancio in classifica proprio alla Juventus, ora entrambe quinte. Fàbregas può sorridere: il suo gruppo cresce, gioca, vince e convince.

Per la Juventus, invece, è tempo di riflessioni. Primo ko stagionale e fine della striscia di imbattibilità. Una prestazione opaca, senza cattiveria né concretezza. Tudor dovrà ripartire da qui.