Cristian Chivu ha parlato ai microfoni di DAZN al termine dell'ultimo match dell'anno, il successo di misura sul campo dell'Atalanta.
"Sono contento anche della prestazione di Thuram - esordisce il rumeno - quando non ne aveva più abbiamo messo Esposito ed è entrato altrettanto bene offrendo quella palla a Lautaro. Nel primo tempo abbiamo cercato di giocare un po' di più, nel secondo loro hanno trovato le contromisure ma siamo contenti per il risultato che conta molto".
L'Inter ha dimostrato la potenza del suo attacco: "C'è anche Bonny, non dobbiamo dimenticarlo. Sono dei ragazzi che si sono inseriti alla grande e hanno dato il loro apporto sia quando hanno iniziato che quando sono entrati, ci fa piacere avere quattro attaccanti dal valore straordinario".

Chivu non pensa che il primato sia scontato: "Nel calcio niente è scontato, per essere competitivi bisogna osare e dimostrarlo in campo. Per ora (Conte ndr) dice questo, ma non basta: siamo ancora a dicembre e la strada è ancora lunga. Sappiamo che c'è da lavorare, a volte combattere anche con l'ingiustizia, con chi pensa che sia tutto scontato, ma sappiamo che è il campo a decidere. Reagiamo anche alla difficoltà e siamo pronti per lavorare ancora di più".
"A me quello che dice Conte non interessa"
Il tecnico rumeno nega il riferimento alle parole di Conte ("A me quello che dice Conte non interessa") e sulla parola chiave del 2026 replica: "Deve ancora finire il 2025, vi risponderò alla prima partita del 2026. Ci aspetta un gennaio molto impegnativo".
Palladino su Djimsiti: "Mi sono sentito di abbracciarlo"
Poi ecco il collega Raffaele Palladino: "Abbiamo fatto un piano gara diverso rispetto a quello degli ultimi anni, stando un po' più bassi: potevamo fare un po' meglio la fase di non possesso e la gestione della palla. Nel primo tempo siamo stati un po' sterili, molto meglio nel secondo. Il rammarico è per questo gol preso quando i valori si stavano riequilibrando e che ci ha fatto male. Poi abbiamo cambiato anche sistema di gioco, c'è stata una grande occasione con Samardzic. Alla squadra ho detto che questa partita ci farà crescere, ce la siamo giocata con tutte le nostre armi. Dobbiamo accettare il risultato e svoltare subito, perché ci aspetta subito un'altra partita altrettanto difficile contro la Roma".

Sull'errore di Djimsiti: "A fine partita mi sono sentito di abbracciarlo, perché di solito questi errori non li fa e non me la posso prendere con lui. Purtroppo sono errori che capitano durante la stagione ed è accaduto stasera purtroppo. Alla fine ho chiuso con quattro attaccanti per mettere ancora più pressione ma quando giochi contro queste grandi squadre devi essere perfetto perché non te le concedono tante. Ci è mancato questo, ma ce la siamo giocata fino alla fine".
E sulla domanda su che effetto farà sfidare Gasperini, ha risposto: "Non è una sfida mia contro il passato, Gasperini è stato un maestro per me e lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato da calciatore. Abbiamo scalato delle posizioni, siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo e contro la Roma cercheremo di fare risultato":
