Il ritorno di Ángel Di María al Rosario Central, a 18 anni dal suo addio al calcio argentino, è stato un concentrato di emozioni, simboli e (naturalmente) calcio. Il fuoriclasse campione del mondo ha bagnato il suo nuovo debutto con un gol su rigore al 78’ nella sfida casalinga contro il Godoy Cruz, terminata poi 1-1.
Accolto da una cornice spettacolare allo stadio Gigante de Arroyito, con fuochi d’artificio, video celebrativi, targhe commemorative e l’ingresso in campo accompagnato dalle figlie Mia e Pía, Di María è stato travolto dall’affetto dei suoi tifosi. Lacrime comprese.
Dopo il gol del momentaneo vantaggio, il 37enne è stato costretto a lasciare il campo al minuto 88, colpito duramente al piede destro dall’uruguaiano Vicente Poggi, poi autore del gol del pareggio ospite al 95’.
Arrivato come free agent dopo la fine del contratto con il Benfica, Di María ha firmato un accordo annuale con il Rosario Central, con opzione per il rinnovo. Il suo ritorno era stato inizialmente in dubbio, complice l’allarme sicurezza dopo presunte minacce rivolte alla sua famiglia da parte di bande criminali locali.
Di María, cresciuto nel vivaio del Rosario Central, ha costruito una carriera stellare in Europa, indossando le maglie di Benfica, Real Madrid, Manchester United, PSG, Juventus e collezionando 145 presenze con l’Albiceleste, con cui ha vinto il Mondiale 2022, la Copa América 2021 e quella appena conquistata nel 2024.