78 minuti ripartiti in tre spezzoni di gara. Questo l'impiego totale di Federico Chiesa nel Liverpool, attualmente la migliore squadra d'Europa. E mentre i tifosi di Anfield e il tecnico Arne Slot festeggiano lo status di unica squadra della Champions League a punteggio pieno, l'attaccante italiano digrigna i denti. Ai margini della squadra e dell'ambiente. E non soltanto per una scelta tecnica dettata anche dalla strepitosa concorrenza che ha da gestire. Perché il campione d'Europa 2021 con la nazionale azzurra è fermo da due mesi per un problema muscolare.
L'ennesimo infortunio, verrebbe da dire. Una punizione eccessiva per un ragazzo che dopo essersi rotto in modo serio il ginocchio nel gennaio del 2022 non ha più palesato la stessa forza e la stessa rapidità. Qualcosa di fisiologico, specialmente per chi fa leva sulle accelerazioni e i cambi di direzione per fare la differenza. Lo hanno notato alla Juventus, dove è stato fermamente accompagnato alla porta appena arrivato Thiago Motta. E al Liverpool se ne sono accorti adesso.

Di lui non ci sono praticamente foto se non in maniche corte, ossia nel periodo di fine settembre nel quale ha collezionato 59 minuti (con tanto di assist) nella goleada per 5-1 sul West Ham in EFL Cup nell'unico match che ha cominciato da titolare. Nella stessa settimana, i 18 minuti contro il Bornemouth in Premier, quando i Reds erano già sul 3-0, e il quasi vergognoso minuto oltre il 90esimo in occasione della vittoria per 3-1 in casa del Milan.
Concorrenza spietata
Un altro azzurro che sta vivendo un momento poco felice oltremanica è Sandro Tonali. Rientrato ufficialmente nei ranghi del Newcastle dopo la squalifica di dieci mesi, il centrocampista classe 2000 è comunque un fisso nelle rotazioni di Eddie Howe, tecnico dei Magpies, ma non è inamovibile. Nei primi quattro mesi della stagione in corso, infatti, nel centrocampo della squadra bianconera, solitamente a tre, è partito titolare in sei occasioni su 13.
La concorrenza di Joelinton, Longstaff e Willock ne sta infatti limitando la centralità nel progetto di un gruppo che inoltre non sta vivendo una buona stagione. E nella mediocrità assoluta che sta avvolgendo il St.James' Park Sandro ci è dentro fino al midollo. E non essendo imprescindibile come Bruno Guimaraes, metronomo e padrone totale del posto davanti alla difesa, l'italiano si è visto costretto a lottare per un posto da titolare. Qualcosa che sembrava scontato un anno e mezzo fa.

Eppure, dopo l'acquisto dal Milan, effettuato per ben 60 milioni di euro, e complice anche la squalifica, il suo status si è in qualche modo sgonfiato. E adesso l'azzurro, che Luciano Spalletti sta provando a rivalutare, ha perso il posto da titolare e in futuro potrebbe perdere anche la motivazione. Il gioco in Premier è diverso, e così lo stile di vita. E un mancato piazzamento europeo supporrebbe un downgrade praticamente per tutti, lui compreso.
Ritorno?
Le voci su un possibile rientro, in entrambi i casi, potrebbero dunque essere fondate. Su Chiesa sembra esserci l'interesse dell'Inter, una società che ultimamente nei colpi al risparmio è stata molto concreta. E lo stile di gioco di Simone Inzaghi, sempre alla ricerca di una seconda punta mobile, potrebbe essere ideale per Federico, le cui lesioni non gli permettono più di essere esplosivo in fascia in un 4-3-3 tipo quello approntato da Slot.

Per Tonali, invece, si parla ovviamente di un rimpatrio in tutti i sensi, ossia in quel suo Milan dove si sente terribilmente identificato. Il suo caso, tuttavia, è diverso. Perché se per Chiesa la via di uscita potrebbe essere rapida e dovuta a un taglio dalla rosa dei Reds già a gennaio, l'esborso enorme effettuato per il centrocampista nell'estate del 2023 non gli permetterà di andar via a un prezzo modico.
Chissà, dunque, se per il prossimo anno entrambi non potranno posare i piedi in modo definitivo sul suolo patrio. Per somma gioia anche di Luciano Spalletti, che potrebbe averli più vicino e magari maggiormente valorizzati. Perché nella Premier si gioca in un altro modo e, alla fine, pochi italiani hanno davvero sfondato in quel campionato. E sia Chiesa sia Tonali hanno ancora l'età dalla loro per svoltare in modo definitivo.