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Flashback Paolo Di Canio: genio, polemiche e un gol che 25 anni fa fece impazzire la Premier League

Paolo Di Canio (a sinistra) era conosciuto come un giocatore dal temperamento veloce, che spesso entrava in conflitto non solo con gli avversari
Paolo Di Canio (a sinistra) era conosciuto come un giocatore dal temperamento veloce, che spesso entrava in conflitto non solo con gli avversariMarc Aspland / News Licensing / Profimedia
Paolo Di Canio, ex calciatore dalla personalità esplosiva, è entrato nella storia non solo per le sue giocate straordinarie, ma anche per le esultanze sopra le righe e le polemiche con gli arbitri. Temperamento infuocato e talento puro.

Grinta, genio, giocate sopraffine ma anche polemiche. Questo è stato Paolo Di Canio, talento sopraffino ma anche sopra le righe. Un giocatore che ha regalato molte gioie al mondo del calcio segnando molti gol. Tra questi uno davvero esclusivo.

Esattamente 25 anni fa, il 26 marzo 2000, Di Canio mostrò al mondo il meglio delle sue capacità calcistiche segnando un gol con una conclusione che lasciò tutti a bocca aperta.

Il famoso tiro al volo di Di Canio

Il West Ham United, squadra in cui Di Canio trascorse il periodo più lungo della sua carriera professionale (1999-2003, 141 presenze, 51 gol), quel giorno affrontava in Premier League il Wimbledon.

Di Canio segnò forse il gol più bello della sua carriera. Un cross alto arrivò in area di rigore. Trovò Di Canio, che saltando effettuò una bicilcetta frontale e colpì al volo con la parte esterna del piede destro. La palla attraversò tutta l'area di rigore e finì in porta sul palo più lontano.

Un gol straordinario che non passò inosservato. Anche i palati più sopraffini rimasero toccati dal suo gesto atletico, tant'è che il gol di Di Canio fu poi votato come gol della stagione e uno dei 10 migliori gol del decennio della Premier League nel 2002.

Dalle origini difficili alla Premier League

Qualità altissima quella di Di Canio. E pensare che da piccolo dovette indossare scarpe ortopediche per sistemare un problema di gambe storte.

Il duro lavoro e il grande desiderio di diventare un calciatore professionista gli permisero di superare diversi ostacoli e di perdere anche qualche chilo di troppo a causa dell'abuso di bevande gassate che da ragazzo lo avevano portato sovrappeso.

Alla fine il sogno realizzato di Di Canio che iniziò la sua carriera nella Serie A, come tutti sanno, giocando con la Lazio, e proseguendo poi con la Juventus, il Napoli e il Milan, prima di un breve periodo con il Celtic, club scozzese. Successivamente trascorse sette anni nella Premier League inglese con Sheffield Wednesday, West Ham United e Charlton Athletic.

Un attaccante che ha collezionato oltre 500 presenze e più di cento gol. Giocatore tecnicamente abile che ha comunque segnato la sua carriera con il suo comportamento controverso in campo e da diversi incidenti noti.

Carattere esplosivo e polemiche

Tra le esagerazioni di Di Canio si ricorda l'episodio che nel 1998 lo lasciò fermo per 11 partite. All'epoca, giocatore dello Sheffield Wednesday, insultò l'arbitro Paul Alcock durante una partita contro l'Arsenal all'Hillsborough Stadium. Di Canio spinse l'arbitro a terra dopo essere stato espulso. Il risultato fu, oltre alla lunga squalifica, una multa di 10.000 sterline.