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La FIFA sogna in grande: Coppa del Mondo del 2030 con 64 squadre e in 3 continenti

Gianni Infantino
Gianni Infantino Fabrice COFFRINI / AFP / AFP / Profimedia

La FIFA sta valutando un formato rivoluzionario, raddoppiando virtualmente il numero di partite giocate nelle precedenti edizioni. Il piano, confermato dopo un incontro ufficiale tra il presidente Gianni Infantino e i vertici della CONMEBOL, segnerebbe in modo spettacolare il 100° anniversario del primo torneo in Uruguay.

Il nuovo formato propone 16 gruppi di 4 squadre, con le prime 2 classificate di ogni gruppo che avanzano. Il sistema prevede un totale di 128 partite, un enorme aumento rispetto alle 64 giocate tra il 1998 e il 2022.

Il Sudamerica (Uruguay, Argentina e Paraguay) ospiterebbe partite in tre gruppi, a simboleggiare il centenario della prima Coppa del Mondo nel 1930. Il resto della competizione, comprese le finali, si giocherà in Europa (Spagna e Portogallo) e in Africa (Marocco).

La notizia è stata inizialmente rivelata dalla testata argentina Ole e successivamente confermata dall'incontro ufficiale tra il presidente della FIFA Gianni Infantino e i vertici della CONMEBOL (l'organo di governo del calcio nella maggior parte dei Paesi sudamericani) a New York.

Pieno sostegno dal Sudamerica, critiche dall'Europa

L'espansione a 64 squadre è stata accolta con entusiasmo dalla CONMEBOL. Il presidente, Alejandro Dominguez, ha lanciato un messaggio ottimistico: "Crediamo in una storica Coppa del Mondo 2030! Dobbiamo sognare in grande ed essere uniti".

Un formato a 64 squadre garantirebbe inoltre la qualificazione a tutti i dieci membri della CONMEBOL, compreso il Venezuela, l'unico Paese sudamericano che non ha mai partecipato a una finale.

Tuttavia, la proposta ha sollevato anche voci critiche. Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha definito la proposta "una cattiva idea", sostenendo che diluirebbe la qualità della competizione e sminuirebbe l'importanza dei preliminari.