“Soulé è italo-argentino e a questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l'Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento. Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana”. Queste parole dell'agente Martin Guastadisegno a LaRoma24.it hanno aperto uno spiraglio di luce e speranza nella fantasia di Gennaro Gattuso.
Il commissario tecnico dell'Italia, che sta preparando le prossime sfide con Estonia e Israele nell'ambito delle qualificazioni ai Mondiali 2026 in Stati Uniti, Messico e Canada, potrebbe infatti essere terribilmente tentato da questa ipotesi. Il mancino argentino, tuttavia, non è l'unica suggestione che stuzzica il tecnico calabrese, che si è detto già interessato anche a un altro profilo, quello di Nicolò Tresoldi.
Un mancino fatato
È indubbio che la nazionale azzurra, recentemente, difetta di un talento offensivo in grado non solo di saltare l'uomo ma anche di essere ficcante in zona gol. Il mancino della Roma è attualmente uno dei giocatori con le migliori performance nel campionato italiano, e la sua spettacolare rete di sinistro a giro in casa della Fiorentina ne è testimonianza. Tatticamente più maturo e dotato di un mancino fatato, con Gian Piero Gasperini Soulé potrebbe definitivamente trasformarsi in un calciatore top.

Questa sua evoluzione, tuttavia, non gli sta permettendo di fare breccia nel cuore di Lionel Scaloni, che oltre a Lionel Messi e Paulo Dybala può contare nel ruolo di trequartista o seconda punta su nomi già più affermati come quelli di Nico Paz, Thiago Almada e anche sul giovanissimo fenomeno Franco Mastantuono. Le porte chiuse dell'Albiceleste potrebbero far seguire a Soulé i passi di Pablo Daniel Osvaldo, che optò per giocare con l'Italia consapevole che con l'Argentina non avrebbe avuto spazio vista la presenza di Gonzalo Higuain e Sergio Agüero.
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Il fiuto del gol
Chi invece in Italia ci è nato ma ci è vissuto solo fino all'inizio dell'adolescenza è Nicolò Tresoldi. Il 21enne centravanti, che ha disputato gli Europei Under 21 con la Germania, ha rivelato proprio a Diretta di avere come idolo Pippo Inzaghi, ma anche che l'Italia non l'ha mai cercato. Per il momento, però, il neo attaccante del Bruges non ha ancora conosciuto una convocazione ufficiale da parte della nazionale maggiore tedesca. Circostanza che, accompagnata dalle cinque reti nelle prime 17 partite in questo inizio di stagione, ha messo in allerta Gattuso.
Centravanti capace di assicurare movimenti continui in tutto il fronte d'attacco, il nativo di Cagliari sa giocare sia da punta unica sia in un attacco a due. Condizione che lo rende compatibile anche con Mateo Retegui e Moise Kean, prime scelte azzurre del momento. Anch'egli, come Soulé, ha sangue argentino, grazie alla madre. E il suo legame con l'Italia è solidissimo. Che la voglia di imitare il suo esempio Inzaghi possa tentarlo a vestire l'azzurro? Ne sapremo qualcosa di più tra un mese, quando ci saranno le convocazioni per le sfide decisive con Moldavia e Norvegia.