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L’era Gattuso parte con una vittoria: l'Italia sfonda il muro estone e cala la manita a Bergamo

Mateo Retegui esulta per il gol contro l'Estonia
Mateo Retegui esulta per il gol contro l'EstoniaAndreas SOLARO / AFP
Debutto vincente per Gennaro Gattuso, che imprime subito la sua grinta a un’Italia aggressiva ma inizialmente imprecisa sotto porta. Kean sblocca il risultato, poi Retegui, Raspadori e Bastoni chiudono i conti in una serata che deve segnare la svolta per gli Azzurri.

Cinque anni dopo, Bergamo ha riabbracciato la Nazionale. Non una partita qualunque, ma una serata che sapeva di riscatto: troppi rimpianti, troppe promesse rimaste sospese nell’aria.

E stavolta, sul prato dell’Atleti Azzurri d’Italia, a guidare gli undici c’era Gennaro Gattuso, un CT nuovo di zecca che ha portato in dote la sua grinta inconfondibile, quella che pretende sacrificio prima ancora che bel gioco.

Cuore, grinta ma tanta imprecisione sotto porta

Gli inni, la commozione, il boato iniziale: poi la palla ha cominciato a rotolare e l’Italia ha subito provato a dettare legge. Il piano di Ringhio era chiaro: pressione alta, ritmo feroce, le corsie come arma per spaccare il fortino estone.

Nei primi minuti ci hanno provato i mancini d’autore di Politano e Dimarco, due frustate che hanno fatto sussultare il pubblico e tremare Hein. L’Italia sembrava avere il controllo, il messaggio era già partito.

Il 4-4-2 di Gattuso, spesso trasformato in un arrembante 4-2-4, ha prodotto fiammate continue. Retegui, accolto da applausi bergamaschi dopo l’addio all’Atalanta, ha sfiorato il gol con una girata velenosa: la rete sembrava nell’aria, ma non è mai arrivata. La porta estone ha continuato a resistere come un muro di ghiaccio, gelando le speranze azzurre.

Le chance non sono mancate: un’incornata di Politano di poco alta, il maldestro tentativo di Kean davanti a un Hein ormai battuto, ancora Retegui stoppato dal riflesso del portiere. L’Italia ha fatto la partita, ha mostrato intensità, ha costruito. Ma al momento di piazzare il colpo del KO, la scintilla non è scoccata.

Kean rompe l’incantesimo, poi dilagano Retegui, Raspadori e Bastoni

La ripresa ha raccontato lo stesso copione, ma con un finale diverso. L’Italia ha continuato a macinare possesso e a spingere dalle fasce: Tonali ha provato la botta al volo, Hein ha risposto da campione, ma sul prosieguo dell’azione è arrivato finalmente l’urlo liberatorio. Retegui ha spizzato di tacco sul secondo palo, Kean si è avventato sul pallone e ha insaccato l’1-0. La diga estone era saltata.

A quel punto la partita si è stappata davvero: Kean ha sfiorato la doppietta scheggiando il palo dopo una progressione di pura fisicità, mentre Zaccagni ha chiamato ancora Hein a un intervento spettacolare. Ma il raddoppio era nell’aria e a trovarlo, al 69’, è stato l’uomo più atteso: Mateo Retegui. Un destro secco, chirurgico, sull’assist del nuovo entrato Raspadori. Lo stadio che lo aveva visto re con l’Atalanta si è alzato in piedi per applaudire.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchFlashscore

Nel finale è arrivato anche il sigillo del numero 10 azzurro: Raspadori, impeccabile nel tempo e nella scelta di posizione, ha incornato un cross di Politano per il 3-0. Subito dopo, spazio all’esordio di Pio Esposito con la Nazionale maggiore.

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Ma la festa non era ancora completa: Retegui e Bastoni hanno calato due zuccate nel cuore dell’area, fissando il punteggio sul 5-0. La prima notte dell’Italia di Gattuso si è chiusa così, tra entusiasmo, applausi e la sensazione di un nuovo inizio.