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Italia, Gattuso avverte: "Non siamo qui per una scampagnata" e l'assenza di Chiesa è "scelta sua"

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GattusoSTEFANO RELLANDINI / AFP

Il ct azzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dei prossimi due impegni di qualificazione, prima dei play off di marzo: "Kean non doveva giocare in Conference. Chiesa assente? Scelta sua".

"Non siamo qui per fare una scampagnata, ci aspettano due partite ufficiali e noi vestiamo la maglia azzurra, voglio vedere massimo impegno e continuare quanto iniziato a settembre, la prima partita con la Moldova sarà più importante della seconda con la Norvegia".

Lo ha detto Rino Gattuso parlando oggi a Coverciano dove preparerà le ultime due partite del 2025 della Nazionale, valide per le qualificazioni mondiali, in programma giovedì e domenica prossima.

"Nella prima partita giocherà chi finora ha avuto meno spazio - ha aggiunto il ct azzurro che stavolta dovrà fare a meno di uno dei suoi cannonieri, Moise Kean, infortunatosi con la Fiorentina - Non doveva giocare in Conference, l'hanno buttato dentro, ha rischiato e ha preso un colpo dove aveva già fastidio. Dispiace, abbiamo comunque attaccanti forti che ci hanno dato e ci daranno grossa mano, come Scamacca che non deve dimostrare nulla".

Ancora assente, invece, Federico Chiesa: "Parlo spesso con lui, bisogna rispettare le scelte e le problematiche che ognuno di noi ha. Io so bene ciò che diciamo e devo rispettare quel che dice il ragazzo. Scelta, quindi, più di Chiesa? Sì, altro non posso dire".

Stage a febbraio

"Potremmo trovare uno spazio a febbraio per uno stage di uno o due giorni prima dei play-off di marzo per il Mondiale, speriamo di riuscirci, ma i calendari sono pieni", ha continuato Gattuso nel corso della conferenza stampa.

"Se da parte dei dirigenti dei club c'è la consapevolezza che bisogna mettere al centro la Nazionale? In questo mese abbiamo lavorato 4-5 giorni di fila su tutto il programma ma non c'è lo spazio nei calendari - ha ribadito il ct azzurro - Non credo si possa neppure anticipare l'ultima giornata di campionato prima dei playoff. Quindi dovremo essere bravi noi, andando a vedere i ragazzi in giro, cenare con loro, continuando a vedere tante partite. Dovremo gestirci così, ci stiamo lavorando, anche la Lega di Serie A ci sta provando e la ringraziamo ma appare tutto molto difficile. Ora siamo all'11esima giornata, quando ci ritroveremo sarà la 30esima, è tantissimo tempo ma la situazione è questa''.

Il punto sulla Serie A

"Cosa mi piace di questa prima fase del campionato? Il coraggio di Italiano e di Gasperini, non hanno paura, portano sistematicamente 4-5 giocatori in zona offensiva, Mancini sembra Cafu, davvero tanta roba, complimenti", ha concluso il ct parlando di queste prime 11 giornate di Serie A.

Il cammino dell'Italia
Il cammino dell'ItaliaDiretta

"Ho sentito Spalletti, mi sono congratulato con lui, era il minimo - ha proseguito il ct della Nazionale - Quanto alle difficoltà che in questo ultimo periodo sta incontrando a Napoli Conte posso dire poco, Antonio è un grande allenatore sa come muoversi, quando si vince non è mai facile confermarsi, ma lui ha la forza e la capacità per superare questo momento. La classifica dice che sono ancora tutti lì".

Quindi una valutazione sul campionato italiano: "Troppi 0-0? Rispetto ad altri campionati, la Serie A è tatticamente molto impegnativa. Per fortuna abbiamo allenatori preparati, se non ci si inventa una giocata diventa dura. Nelle prime 4-5 squadre ci sono solo uno, due giocatori italiani da seguire. La mia difficoltà è legata a questo, non al livello del campionato".