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Italia-Estonia, Gattuso: "Molto emozionato", Barella: "Sarà molto difficile"

Gattuso e Barella in conferenza stampa
Gattuso e Barella in conferenza stampaMICHELE MARAVIGLIA / EPA / Profimedia
L'allenatore e il centrocampista dell'Italia hanno parlato alla vigilia della sfida di domani sera contro l'Estonia a Bergamo. Una sfida dove vincere è praticamente obbligatorio se si vuole davvero sperare di andare ai prossimi Mondiali

Alla vigilia di Italia-Estonia, gara di qualificazione ai Mondiali 2026, Gennaro Gattuso si presenta in conferenza stampa pronto a debuttare sulla panchina azzurra. La Nazionale riparte da Bergamo, reduce dalla pesante sconfitta in Norvegia e dal riscatto ottenuto a Reggio Emilia contro la Moldavia.

Il tecnico calabrese è partito così: "Non ho tempo per emozionarmi, perché ci sono tante pressioni, come le sentivo da giocatore, ed è per questo che le emozioni sono poche. Quando fischierà l'arbitro domani, un po' di emozione arriverà, ma adesso solo molta concentrazione per quello che dobbiamo fare e per la partita di domani. Abbiamo un compito difficilissimo, ma ce la metteremo tutta per raggiungere il nostro obiettivo". 

Le sue prime impressioni sul gruppo sono le seguenti: "Tanta roba questi giorni, sinceramente non potevo immaginare cosa migliore. Ho trovato un gruppo di ragazzi che si è messo a disposizione, ma non solo i ragazzi. Tutto lo staff, tutta la Federazione, grande disponibilità. Un lavoro quasi perfetto, quindi mi aspetto di vedere una grande partita domani. Sotto l'aspetto umano e professionale, devo fare i complimenti alla squadra, perché hanno fatto veramente un grande lavoro".

La carica di Barella

Prima, alla Rai è intervenuto anche Nicolò Barella, uno dei veterani di questa squadra, che ha ammesso: "Sappiamo che è difficile, perché il calcio è bello anche perché a volte succedono delle cose impreviste. A volte succedono a te, a volte succedono agli altri. Noi cercheremo di portare tutto dalla nostra parte, per noi e per la gente che ci ha seguito anche in questo momento difficile". 

Per l'infaticabile giocatore sardo c'è un'esigenza su tutte, dal punto di vista ambientale: "La parola ritrovarci è quella più importante. La fiducia, la voglia di far bene, la voglia di rappresentare il nostro Paese al meglio".

Il match
Il matchFlashscore

Infine, il centrocampista dell'Inter ha parlato delle recenti gestioni della Nazionale:  "Sicuramente son tante le cose che non hanno funzionato, perché nelle ultime due gestioni abbiamo avuto delle difficoltà, nell'ultimo periodo di mister Mancini e il periodo di Spalletti. Ritrovarci è la cosa più importante, seguire il mister che ci ha fatto lavorare tanto bene, ci ha dato fiducia e serenità. Dovremo ripagarlo con prestazioni e qualità che abbiamo sempre avuto, ma che abbiamo fatto un po' fatica a portare in campo nell'ultimo periodo".