Alla vigilia di Italia-Estonia, gara di qualificazione ai Mondiali 2026, Gennaro Gattuso si presenta in conferenza stampa pronto a debuttare sulla panchina azzurra. La Nazionale riparte da Bergamo, reduce dalla pesante sconfitta in Norvegia e dal riscatto ottenuto a Reggio Emilia contro la Moldavia.
Il tecnico calabrese è partito così: "Non ho tempo per emozionarmi, perché ci sono tante pressioni, come le sentivo da giocatore, ed è per questo che le emozioni sono poche. Quando fischierà l'arbitro domani, un po' di emozione arriverà, ma adesso solo molta concentrazione per quello che dobbiamo fare e per la partita di domani. Abbiamo un compito difficilissimo, ma ce la metteremo tutta per raggiungere il nostro obiettivo".
Le sue prime impressioni sul gruppo sono le seguenti: "Tanta roba questi giorni, sinceramente non potevo immaginare cosa migliore. Ho trovato un gruppo di ragazzi che si è messo a disposizione, ma non solo i ragazzi. Tutto lo staff, tutta la Federazione, grande disponibilità. Un lavoro quasi perfetto, quindi mi aspetto di vedere una grande partita domani. Sotto l'aspetto umano e professionale, devo fare i complimenti alla squadra, perché hanno fatto veramente un grande lavoro".
La carica di Barella
Prima, alla Rai è intervenuto anche Nicolò Barella, uno dei veterani di questa squadra, che ha ammesso: "Sappiamo che è difficile, perché il calcio è bello anche perché a volte succedono delle cose impreviste. A volte succedono a te, a volte succedono agli altri. Noi cercheremo di portare tutto dalla nostra parte, per noi e per la gente che ci ha seguito anche in questo momento difficile".
Per l'infaticabile giocatore sardo c'è un'esigenza su tutte, dal punto di vista ambientale: "La parola ritrovarci è quella più importante. La fiducia, la voglia di far bene, la voglia di rappresentare il nostro Paese al meglio".

Infine, il centrocampista dell'Inter ha parlato delle recenti gestioni della Nazionale: "Sicuramente son tante le cose che non hanno funzionato, perché nelle ultime due gestioni abbiamo avuto delle difficoltà, nell'ultimo periodo di mister Mancini e il periodo di Spalletti. Ritrovarci è la cosa più importante, seguire il mister che ci ha fatto lavorare tanto bene, ci ha dato fiducia e serenità. Dovremo ripagarlo con prestazioni e qualità che abbiamo sempre avuto, ma che abbiamo fatto un po' fatica a portare in campo nell'ultimo periodo".