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Italia, Cambiaghi vuoe il tifo friulano e Nicolussi Caviglia: "Ogni guerra sconfitta per umanità"

Nicolussi Caviglia
Nicolussi CavigliaIPA Sport/ABACA / Abaca Press / Profimedia

I neo azzurri hanno parlato dal ritiro azzurro dei prossimi impegni della Nazionale e della sfida con Israele preceduta dalle polemiche: "Sport si basa su rispetto regole e verso altri".

"Oggi più che mai ogni guerra è una sconfitta per l'umanità". Lo ha detto Hans Nicolussi Caviglia, 25 anni, uno dei tre debuttanti azzurri chiamati da Gennaro Gattuso per le gare di qualificazioni mondiali contro Estonia (sabato a Tallin) e Israele (martedì prossimo a Udine), una partita questa accompagnata da polemiche, proteste e implicazioni extracalcistiche.

"Italia-Israele? Nel rispetto dei ruoli mi rifaccio a quanto ha già dichiarato al riguardo il presidente Gabriele Gravina - ha proseguito il centrocampista della Fiorentina - Dal punto di vista personale ricordo che lo sport è basato sul rispetto delle regole e degli altri e mi auguro che si agisca così anche in tutti gli altri ambiti".

Nicolussi Caviglia non ha mai fatto mistero di essere un grande appassionato di cinema, di musica (fra i suoi preferiti c'è Francesco Guccini che ha anche conosciuto di persona), e letteratura (legge i classici, Iliade compresa): "È importante avere interessi al di fuori del calcio, ti arricchiscono e ti danno sicurezza quando non sai a chi o a cosa appigliarti".

Idoli

Fra i giocatori ammirati da sempre ci sono Cruijff "per la sua idea di calcio" e Pirlo "il play più forte del nostro calcio, ho imparato molto da lui avendo avuto la fortuna di conoscerlo".

Il giocatore viola cresciuto nella Juventus è nato in Val d'Aosta: "È motivo di grande orgoglio venire da una regione piccola ed essere approdato in Nazionale. Sono onorato di questa chiamata e sono pronto a dare tutto".

Cambiaghi: "Mi auguro spinta dei tifosi anche a Udine"

"L'affetto del popolo italiano per quanto possibile ci sarà sempre, mi auguro che sarà così anche a Udine come è stato nelle partite più recenti: abbiamo bisogno della spinta dei nostri tifosi per raggiungere i nostri obiettivi", ha invece detto Nicolò Cambiaghi, 25 anni, altro volto nuovo della Nazionale varata da Gennaro Gattuso

Avendo militato in carriera nel Pordenone, l'esterno del Bologna è stato sollecitato a lanciare un appello ai sostenitori friulani per la delicatissima e importante sfida di martedì prossimo. Fra le curiosità di Cambiaghi il fatto di aver assistito all'Olympiastadion di Berlino alla finale mondiale vinta dall'Italia nel 2006, aveva 6 anni ed era insieme a papà.

"La mia famiglia è sempre stata una grande tifosa della Nazionale, riuscì a trovare i biglietti per quella finale, ogni tanto rivedo la foto insieme a mio padre, quella fu una delle mie prime partite viste dal vivo", ha raccontato oggi a Coverciano.

Dopo un grave infortunio subito la scorsa stagione l'esterno del Bologna, che ammira nel suo ruolo Insigne e Chiesa, sta recuperando il tempo perduto. "Devo tanto a Italiano, mi ha voluto fortemente e mi ha aspettato con pazienza. Cosa rappresenta il sogno Mondiale? Già essere qui mi rende orgoglioso, è un punto di partenza ma essendo anche la prima volta voglio godermela fino in fondo".