Doveva essere un spot per questo nuovo Mondiale. Due delle migliori squadre europee contro al debutto. Alla fine Paris Saint-Germain-Atletico Madrid è stata una partita quasi a senso unico, a favore dei parigini vittoriosi per 4-0.
Il Paris Saint-Germain ha di fatto ricominciato da dove aveva finito. Con "l'innovazione" del lancio lungo in fallo laterale da calcio di inizio.
Così come nella finale di Champions League, stravinta contro l'Inter, i freschi campioni d'Europa hanno debuttato nella Coppa del Mondo per Club contro l'Atletico Madrid. Ma i ritmi asfissianti imposti dai parigini ai nerazzurri, appena due settimane fa, non hanno fatto capolino al Rose Bowl di Pasadena.
Forse la stanchezza per una stagione logora, forse anche il caldo californiano (giocare una partita alle 12 con più di 32 gradi non è mai una buona idea), sta di fatto che la sfida con la squadra di Diego Simeone, protagonista fino ai quarti in Champions ed eliminata ai rigori dagli acerremi rivali del Real Madrid, ha vissuto di poche emozioni, soprattutto inizialmente.

Partenza lenta
Eppure gli ingredienti per una partita pirotecnica c'erano tutti. La prima versa sfida di spessore di questo nuovo Mondiale, che metteva di fronte due delle migliori squadre europee. Dopo il pareggio scialbo tra Miami e Al Ahly nella partita inaugurale, e la caterva di gol del Bayern Monaco ad Auckland (10-0), PSG e Atleti ci hanno messo un po' a carburare.
I parigini partono lenti, ma sempre in possesso del gioco. L'Atleti gioca più di rimessa sperando in ripartenze letali con Griezman, De Paul e Alvarez.
I francesi, quasi al completo, ma orfani di Dembelé in avanti, si affidano a Ramos, ma possono contare anche sulla qualità di Doue, già micidiale contro l'Inter in Champions, e sull'abilità tecnica di Kvaratskhelia. Proprio il giorgiano si fa vedere al 17', ma il suo tiro, sugli sviluppi di una azione dalla destra, è innocuo.
Si accende Kvara
Diventa decisivo invece due minuti più tardi quando lavora bene una palla in area avversaria, in mezzo a due uomini, e serve per il rimorchio di Ruiz. L'altro ex napoletano è implacabile e il suo tiro dalla lunetta si trasforma in gol, grazie anche a un Oblak non molto reattivo.
La squadra di Simeone, colpita, prova a reagire ma quasi mai riesce a impensierire Donnarumma che rimane inoperoso sotto il sole di Pasadena. I francesi dominano con il possesso palla e gli spagnoli rimangono schiacciati nella propria metà campo per quasi tutto il primo tempo.
Il primo tiro in porta dei biancorossi arriva proprio al 45', Griezman però non impensierisce Donnarumma: tiro centrale e non potente. Proprio il portiere azzurro dà il La alla ripartenza dei suoi compagni che in pochi passaggi si ritrovano nella metà campo avversaria. Ancora Kvara, sulla trequarti, apre centralmente per Vitinha che trova il varco centrale per concludere a rete e battere Oblak nuovamente.
Silenzio, parla l'arbitro
A inizio ripresa è sempre il PSG a rendersi pericoloso. Passano appena 5 minuti e i francesi vanno vicini al 3-0, ancora una volta con Kvara. Il georgiano prende palla sulla sinistra, nei pressi del lato piccolo dell'area, e con il suo solito movimento si accentra liberando il destro. Il suo tiro però viene intercettato da Oblak che manda il pallone sulla traversa.
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L'Atletico continua a faticare, ma trova lo spunto al 58'. Alvarez riesce a superare Donnarumma con un bel diagonale e la partita sembra riaperta. Ma sale in cattedra il direttore di gara, richiamato al VAR. Gol annullato e spazio per la seconda "innovazione" di giornata.
L'arbitro apre il suo microfono e parla al pubblico, così come avviene nel football americano, per spiegare la decisione: fallo di Koke, appena entrato, su Doue. Si resta sul 2-0.
A complicare i piani di "remuntada" della squadra di Simeone, la doppia ammonizione di Lenglet al 78' che ha lasciato in 10 l'Atetico, e l'errore clamoroso di Sorloth: servito bene da Llorente dalla destra manda alle stelle un tap-in semplice.
Il PSG "esagera" nel finale
La squadra di Luis Enrique, dopo lo spavento, gestisce bene la palla e trova il gol del 3-0 allo scadere con Mayulu che approfittando di una disattenzione difensiva supera l'incolpevole Oblak, e poi addirittura segna il 4-0 in pieno recupero con Lee Kang-In, su rigore dopo un fallo di mano di Le Normand.
Alla fine la festa è ancora parigina, con il PSG che inizia nel migliore dei mondi questo percorso mondiale, mentre la squadra di Simeone dovrà rivedere molte cose, ad iniziare dall'atteggiamento avuto in campo.