"L'Olympique Lione ha preso atto dell'estrema gravità della sanzione senza precedenti e insolitamente rapida imposta dalla Commissione disciplinare a Paulo Fonseca. Il club si rammarica che il suo allenatore non sia stato giudicato solo per le sue azioni, una reazione emotiva senza la chiara intenzione di aggredire fisicamente l'arbitro", si legge nella nota del club francese, che ha preso le difese del suo tecnico, sanzionato fino al 30 novembre prossimo.
Alla luce di ciò, e poiché ritiene che la sanzione di squalifica di nove mesi eccessiva, il club francese ha voluto fare chiarezza: "Sembra che la sanzione essere stata dettata dal contesto deleterio che interessa l'arbitraggio francese. Il club sta studiando tutte le possibili vie di ricorso. Oggi più che mai, il Lione è unito e concentrato sui suoi obiettivi sportivi".
La sospensione del 51enne allenatore portoghese significa anche che non potrà entrare negli spogliatoi della squadra che guida fino al 15 settembre, prima, durante e dopo le partite, dopo essersi "scagliato contro l'arbitro" Benoit Millot, tenendogli la testa contro, nella partita di domenica.
"Il Comitato deplora il fatto che, ancora una volta, una personalità della Ligue 1 abbia adottato questo comportamento. Fonseca è un allenatore di questo campionato, soprattutto un educatore, ed è ovvio che questo atteggiamento è assolutamente incompatibile con le sue funzioni", ha dichiarato il presidente della Commissione disciplinare, Sébastien Deneux.
Il Lione, che giovedì affronterà la Steaua in Europa League, competizione alla quale non si applica la squalifica, si ritroverà così senza l'allenatore assunto il 31 gennaio: Fonseca ha vinto tre partite in cinque incontri, dopo aver iniziato la stagione al Milan per venir poi sostituito da Sérgio Conceição.
Questa decisione segue la sospensione di 15 partite inflitta al presidente del Marsiglia Pablo Longoria, che ha accusato gli arbitri di "corruzione" dopo la sconfitta per 3-0 con l'Auxerre. Il giorno stesso dell'incidente, Paulo Fonseca si è scusato per il gesto, ammettendo di aver commesso un errore, e la stessa società ha annunciato che avrebbe sanzionato l'allenatore internamente.
Lo sconcerto della moglie

Dopo aver saputo della sanzione, la moglie di Paulo Fonseca, Kateryna, ha utilizzato i social network per lasciare una riflessione. "Nove mesi per pochi secondi di grinta? Una decisione assurda, del tutto scandalosa e senza precedenti. Per favore, niente esecuzioni politiche", si legge nella sua storia su Instagram.