Kylian Mbappé ha fatto il punto della situazione in un'intervista al programma Clique di Canal + France. In essa ha relativizzato le critiche. "Sono stato descritto come super maturo. A volte i messaggi sono senza parole. A volte mando messaggi mio malgrado. La gente ci vede come dei robot. C'è una cerchia di robot che vuole questo. Ma alla fine siamo esseri umani come tutti gli altri. La gente ci critica e ci elogia".
Ha anche spiegato la sua assenza dall'ultima convocazione della Francia. "Il mio amore per la Nazionale non è cambiato. Sì, mi manca, perché non ci sono stato per molto tempo. A settembre ho chiesto all'allenatore di non andare. Ero appena arrivato a Madrid, ho fatto una vacanza molto breve. A ottobre mi sono infortunato. L'allenatore mi ha detto che era meglio non convocarmi, è lui il capo. Io volevo andare, ma non posso dire perché non sono stato convocato".
Il calendario
Mbappé ha affrontato la questione del calendario e del poco riposo dei giocatori. "Ho una visione diversa. Se volete che giochiamo, giocheremo. Ma non abbiamo tempo per recuperare. Nell'NBA hanno quattro mesi di riposo. Noi andiamo via per quindici giorni e la seconda settimana si ricomincia a correre, non è una vacanza".
Inizio di stagione
Il francese invita ad avere pazienza con il Real Madrid dopo un inizio di stagione stentato. "Siamo qui. Non è il miglior inizio di stagione, ma ci stiamo preparando per i trofei che contano. Abbiamo già vinto la Supercoppa Europea. Non siamo all'altezza delle aspettative, ma al Real aspetteremo la seconda parte della stagione, lì si potrà giudicare".
Euro 2024
Spiega anche come ha vissuto l'ultimo Campionato Europeo. "All'Europeo mi sono rotto il naso, ero stanco. Volevo restare perché do tutto per la nazionale francese, ma era estenuante. Mi hanno chiamato scimmia. Mi hanno incolpato del fallimento. Ho sempre messo la Nazionale francese al massimo livello. Ho fatto del mio meglio per rappresentarla al meglio".
Mondiali 2022
Mbappé ha anche ricordato la finale di Coppa del Mondo contro l'Argentina."Era molto arrabbiato, ma lo accettai perché è Messi. Abbiamo rotto il ghiaccio ridendo, entrambi, perché abbiamo combattuto una battaglia. Abbiamo grandi ricordi della finale".